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Esplorare il Montenegro

Esplorare il Montenegro

Sono oltre 20 anni che viaggio. La maggior parte dei viaggi li fatti da solo, qualcuno in compagnia. Viaggiare da soli è come scendere la mattina dal letto; decidi tu da quale parte.  Nell’estate del 2019 scelsi il Montenegro che fu il mio 60esimo paese.  Visitare una piccola nazione è come aprire  uno scrigno: devi guardarci dentro per scoprire quante bellezze ci sono. E poi sono li a portata di mano perchè non dobbiamo percorrere grandi distanze perciò ti sembrano ancora di più. Esplorare il Montenegro poi ha due vantaggi per noi Italiani: i prezzi e l’euro come moneta. Più easy di cosi.

Esplorare il Monenegro
Sveti Stefan dall'alto della chiesetta

Petrovac: un piccolo fiore

E cosi sono partito con il mio zaino, la Lonelyplanet, il mio cappello   che mi accompagna in tutti viaggi dall’esame di maturità  . Il viaggio comincò da Petrovac un piccolo fiore sulla costa, circondato da piccole spiagge tra cui quella dei cipressi di Lucice. Di orgine Romana come tanti villaggi ha subito la presenza veneziana fino alla caduta della Serenissima nel 1797. Un porticciolo addobbato di piante e fiori che con i suoi profumi e da proprio l’idea di essere in vacanza. Insomma fu una vera sorpresa e devo dire che iniziare così un viaggio mette davvero di buonumore.  Era proprio il luogo ideale  per una buona cena sul mare.   Di fronte alla spiaggia cittadina la prima grande sorpresa di questo viaggio che poi scoprirò non essere così rara ; su uno scoglio in mezzo al mare giace una chiesetta quasi a ricordare il musical Mama Mia con Meryl Strip. Ma voi vi sposereste qui?

Esplorare il Montenegro a Prevoca la piccola chiesa nel mare ecco la picola chiesetta di Sveti Jovan
Petrovac una piccola chiesa nel mare

Sveti Stefan

 

La prima delle mie escursioni è Sveti Stefan. Se Petrovac è un fiore Sveti Stefan è un gioiello e come tutti i gioielli sta in vetrina. Il villaggio è stato nazionalizzato negli anni 60 per diventare un resort di lusso, inaccessibile per chi non è ospite dell’albergo. Però è proprio in questo paesaggio da cartolina non ci si può non fermare per fare qualche foto e passare qualche ora di relax sulla spiaggia adiacente. Se avete un’auto o siete in bici e in buona forma (ricordatevi che sulla costa ci sono molte salite, tutte al sole e a bassa quota) dall’alto potrete godere di un panorama fantastico

Risalendo la costa...

Si risale la costa verso Budva per vivere tutte le contraddizioni dello sviluppo economico di questo paese dopo la guerra della Ex-Jugoslavia. E’ bellissimo perdersi tra le mura della città vecchia, caffè, negozi, piccoli ristoranti e il forte veneziano. Tre secoli di occupazione Veneziana hanno avuto una notevole influenza su queste terre. Dall’altro lato non appena si esce si è circondati da alberghi e costruzioni. Un mix davvero forte da usare con le giuste dosi per poterlo apprezzare. Tutto questo comunque ha portato la città ad essere ben collegata. Le strade sono in buono stato ma soprattutto panoramiche e non molto trafficate in questo periodo di fine giugno.  Una cosa però ve la consiglio su tutte: vedere l’alba dal forte della cittadella  con la sua piccola spiaggia sotto le mura all a quale si arriva passando da una piccola porta. 

Decisi così di fare per qualche giorno di Budva il punto di appoggio per le mie escursioni. Pare poi che in Montenegro abbiano un vizio però: di fronte nel mare ci deve essere un’isoletta con la chiesa e qui a Budva abbiamo (5 minuti di traghetto-ogni 15 min) l’isola di San Nicola.

Alba a Budva
Budva alba sulla cittadella

..come un libro da sfogliare

La costa del Montenegro è come un libro da leggere. Ogni suo villaggio e le piccole spiagge rappresentano una pagina da sfogliare.  E questo è un po’ il mio modo di viaggiare, scoprendo i posti senza programmare troppo in anticipo. Senza l’assillo di dover vedere tutto; è un viaggio e non una corsa.  E’ una cosa che ho assimilato con il tempo ma non ho mai viaggiato per vedere i posti ma per stare bene. E cosi tra un bus e qualche passaggio in auto sulla via di ritorno mi sono imbattutto nella bella spiaggia di Jaz (15 min di bus da Budva), ideale per le famiglie, ampia, sabbiosa , acqua cristallina tutti ottimi ingredienti ai quali ho aggiunto un’insalata greca che per me è un toccasana. Per chi vuole un po più di vita comunque la scelta c’è, non disperatevi, Mogren, Becici, Slovenska Plaza sono tutte spiagge attorno a Budva raggiungibili a piedi.

esplorare il montenengro a kotor la città dei gatti
Kotor è la città dei gatti

Kotor è la città dei gatti

Dopo 3 giorni però arrivò il  tempo come si suol dire di levare le tende e dirigersi verso la baia di Kotor per vivere la parte più bella di questa avventura. La Baia di Kotor un fiordo norvegese nel mediterraneo. Qui madre natura nei secoli passati ha offerto protezione alle popolazioni locali contro le scorribande di Turchi e invasori vari, ma le stesse montagne a ridosso del mare ora invece ne impediscono lo sviluppo edilizio come a Budva lasciando il paesaggio quasi intatto. Il viaggio da Budva in bus (passando dall’aeroporto di Tivat) dura poco più di un’ora.  Avrei dovuto fare 2 giorni in questa città ed invece ne ho fatti 5 ed ho fatto fatica a staccarmi. (tra l’altro trovai un piccolo appartamento davvero carino in centro). Non sono avvezzo ai consigli su dove dormire e mangiare che ritengo scelte prettamente personali ma se posso spendere una parola, mi sono trovato davvero bene in questa piccola via con un bar adiacente , un classico Old Town Pub con musica live e un’enoteca dove assaggiare cozze e buon vino .Insomma dopo una giornata a camminare in giro (a Kotor per salire al forte sono 1300 gradini) fare 10 mt per gustarsi la sera non è da disdegnare. C’erano i Pink Floyd quella sera e le loro note arrivarono nella mia camera mentre riposavo come un invito irruninciabile. Venezia qui è nell’aria con le sue mura poderose tant’è che tutt’oggi nella città lagunare esiste ancora l’espressione “Te me costi come i muri de Cattaro“. A Kotor ci sono tanti gatti con il loro museo e tutti dormono tranquillamente, non gli interessa proprio niente dei rumori e della musica              

1300 gradini verso il cielo

Sarò molto breve per descrivere la mia prima giornata che fu veramente straordinaria: Prendete un motoscafo  a mezzogiorno (30 euro) e fate tutto il giro della baia. Avrete un’isoletta costruita da dei pescatori 500 anni fa, una base di sottomarini della ex Jugoslavia e un’isola disabitata dove ai tempi del Duce noi italiani internavamo i prigioneri   . Dopo di chè al ritorno dal centro della città salite i 1300 gradini per arrivare al forte abbadonato e godervi un tramonsto staordinario su tutta la baia. 
Montenegro forte di kotor
Tramonto sulla Baia di Kotor

Nel cuore del Montenegro

Me li sono gustati proprio questi primi 3 giorni nella Baia, ma questo piccolo paese ha troppe altre attrazioni tutte li a portata di mano da cogliere come una mela sull’albero. E cosi alle 7 del mattino sono li pronto ad attendere il bus con una guida per una giornata che si concluderà dopo 15 ore sul letto della mia camera esausto, sereno e felice.

Vi avevo detto che le strade in Montenegro sono panoramiche; guardate qui! Un drink appoggiati guardando la valle filosofeggiando sulla vita (avevo appena perso il lavoro) fu quasi inevitabile. Alla salute 🙂 Il fatto di aver perso il lavoro mi consentì anche di stracciare il biglietto di ritorno verso Milano e continuare questo viaggio. Non tutto il male viene per nuocere.

Lago di slano
Lago di Slano punto panoramico

 Arrivando perciò di prima mattina  vicino alla città di Niksic. Sembrano tanti laghi con isolette ma in realtà è uno solo. Un lago artificiale dalle acque blu. Devo dire che Giove Pluvio mi è stato davvero amico però. Non una nuvola in cielo. Proseguimmo dopo questa doverosa sosta verso sul fiume Tara per attraversare il suo canyon a Zabljak, un ponte in cemento armato quindi niente di particolare dal punto di vista architettonico ma dal quale si può osservare magnificamente la profondità del canyon. Per trovare un canyon più lungo dovrete andare nel Grand Canyon sul fiume Colorado oppure su Marte; spero di avervi reso l’idea.                       

Un tuffo nel Lago Nero

Ma l’evento più atteso per me doveva ancora arrivare. Dopo un buon pranzo in compagnia dei miei compagni di avventura giornalieri. (in fondo è bello condividere emozioni con delle persone che sai che al 99,99% non rivedrai mai più ma che per un giorno sono i tuoi migliori amici) arrivammo camminando ai 1450 mt sul mare del Lago Nero nel Parco Nazionale del Durmitor. Stupefacente…guardate qui sotto. Non penso servano altre parole. 

Esplorare il montenengro: il lago nero
Il Lago Nero

In una giornata del genere  poi non poteva mancare la ciliegina sulla torta. Il monastero di Ostrog: al di là di ogni discorso religioso osservandolo è quasi obbligatorio chiedersi ma come gli sia venuto in mente di costruire un’opera del genere nel 17esimo secolo. Potere delle religioni è vero (la storia narra del vescovo Basilio apparso in sogno ad un monaco) ma qui si è trattato di ficcare (nel vero senso della parola) un monastero all’interno della  parete verticale di una montagna. Ci si arriva dopo una lunga salita (ovviamente panoramica, siamo in Montenegro)

Ore 22: sono sul mio letto disteso. Un mezzo sorriso mi spunta guardando il soffitto; sono contento davvero e non perché ho vissuto una splendida giornata ma perché sono consapevole che tra 10 anni ricorderò questi momenti. Ora però scendo giù  per una birra, me la merito….stasera suonano di Depeche Mode!

Informazioni utili

Voli : Da Roma e Milano a Podgorica(Wizzair) e sorbole da Bologna aPodgorica (Ryanair)

Traghetti: da Bari a Bar (sud di Petrovac)

Dormire a Petrovac : https://www.apartmentsviktorija.me/it-it chiedete a Vitkorja per qualsiasi info o per transfer da Podgorica (35 euro) vi aiuterà sicuramente.

Stazione Bus Budva: ci sono più 20 destinazioni. Sulla strada principale  trovate invece dei minibus che vi poteranno verso Sveti Stefan o spiagge come Jaz. (1,5 euro

Visitare Breslavia la città degli gnomi

Natale a Breslavia la città degli gnomi

Nel mio pellegrinare in giro per l’Europa poche volte mi è capitato  di tornare nello stesso posto. A Wroclaw ci sono tornato penso una quindicina di  volte . La scoprii per un semplice motivo nell’estate 2005 durante un mio viaggio in treno da Budapest al Mar Baltico; mi sembrava una buon punto di sosta  tra Praga e Varsavia.  All’epoca il mio modo di viaggiare consisteva nel prendere il volo di andata verso un paese e il volo di ritorno da un altro. Poi tutto quello che c’era in mezzo era plausibile; bastava arrivare in tempo per il volo di ritorno.

A Breslavia ci arrivai verso mezzanotte, sotto la pioggia con il mio zaino all’interno del quale c’era una cartelletta con le prenotazioni e tutti gli orari dei treni che dovevo prendere in quell’estate. Guardavo l’orologio del mio telefono    e fuori dal finestrino  appannato del treno per capire se era la stazione giusta visto che all’epoca Steve Jobs non ci aveva ancora messo in tasca gli smartphones! Pensavo di rimanerci 2 o 3 giorni invece rimasi una settimana.  Il bello di poter decidere in viaggio. Siamo nella Slesia una zona in passato spesso contesa tra i vari regni di Polonia, Prussia e  Germania

Guardando la  la città  cambiare ho assistito allo sviluppo di un paese uscito non da molti anni  dal comunismo   o guardando il lato opposto della medaglia a come l’Italia sia rimasta al palo nello stesso tempo. Ricordo ancora le innumerevoli Fiat 126 presenti la prima volta .

Natale 2023

E quest’anno a 4 anni dalla mia ultima visita  sono tornato a visitarla per il Natale  che è  un evento veramente unico qui. Non amo fare classifiche ma sono convinto che questi mercatini siano tra i primi 3 in Europa.  Oltre ad essere bellissimi sono anche veramente grandi. Occupano 2 piazze 2 vie laterali con centinaia di casette di legno. Scorrete queste 9 foto che sapranno dirvi assai di più di molte mie parole… sono convinto che ve ne innamorerete e ve lo segnerete sul calendario 2024

I Mercatini

 “Jarmark Bożonarodzeniowy”  Provate a dirlo non è difficile. Semnra cinese ma è solo polacco.

Un’atmosfera fantastica  che si svolge ovviamente attorno al Rynek la piazza centrale di forma quadrata  tipica delle città mitteleuropee e nell’adiacente  Plac Solny , la piazza del sale anche se oggi vendono fiori  fino ad includere le vie laterali . Ad di la delle luci , colori e pietanze è l’atmosfera di amicizia la cosa rende questa esperienza qualcosa che ti fa stare bene .

Il momento più bello è senza ombra di dubbio il tramonto. I prezzi sono quelli che sono di certo i mercatini di Natale non sono famosi per essere economici  ma anche se spenderete 10 euro per un po di pane , pate e un Kelbasa (un wurstel )   vi assicuro che è veramente grande (circa 25/30 cm). Assaggiate poi  l’oscypek un formaggio grigliato con un contorno di marmellata (6 zl) oppure un panino con il lardo e carne. E per finire il classico vin brulè che viene servito in un bicchiere in ceramica tutto decorato che potrete portare a casa volendo (si paga una cauzione di 20 zl all’ordinazione) . Ah quasi dimenticavo…il dolce  : il gofry un classico waffle dove potete mettere dentro qualsiasi peccato di gola. Guardate il mio!!! 8 euro. Si lo so costicchia ma se dobbiamo morire meglio farlo felici no?

La città degli gnomi

A Breslavia gli gnomi pullulano. Sono delle piccole statue sparse qua e la per la città che attraggono molto i bambini. Si perchè ogni gnomo è un personaggio diverso (un po come i nostri puffi) . Per esempio vicino ad un pub potete trovare lo gnomo che beve. Fate attenzione che per trovarli non dovete guardare solo in terra ma anche in alto, perchè questi piccoli ometti di bronzo  si arrampicano. Attualmente sono circa 200. La storia  di questi gnomi però va oltre l’aspetto folkloristico.

Le origini

Non sono nati come statue ma sui muri;  negli anni 80 erano dipinti  per denigrare il regime comunista che governava allora; e puntualmente cancellati dalla polizia. I primi gnomi apparvero nella notta tra il 30 e 31 agosto 1982. Da quel momento migliaia di gnomi apparvero in diverse città polacche fino al 1988 quando il 1 giugno ci fu la marcia degli gnomi dove decine di migliaia di persone attraversarono la città a piedi con un cappello da gnomo. Dietro l’aspetto goliardico di questi gnomi ci sta la lotta di un popolo per i suoi diritti.  Una delle forme di protesta più fini, coraggiose e straordinarie Ribellarsi ad una dittatura con un cappello da gnomo.  Pensateci!!

Il primo gnomo in “carne ed ossa” se si può dire così apparve nel 2001 proprio  quando un’agenzia pubblicitaria propose all’amministrazione comunale di farne il simbolo della città; e dali sono proliferati. C’è anche lo gnomo Italiano su una Vespa . Si trova in  Ul. Wiezenna 21. 

Visitare Breslavia: un museo con un quadro solo

Potremmo definirlo una stranezza, di sicuro è una cosa singolare. A Breslavia c’è un museo fatto per un quadro solo.  Ma è enorme: 120 x15 mt Il Panorama Raclawicka  descrive una rivolta dei contadini polacchi nel 1700 contro l’esercito russo.   È esposto estendendolo in una sala circolare e lo si osserva dal centro. Insomma il quadro ti gira tutt’intorno. La prospettiva usata nel dipinto ed alcuni effetti come il terreno artificiale posto sotto il quadro danno un effetto realistico. Con il biglietto (50 zl ) potrete visitare anche l’adiancente museo nazionale  sul fiume Oder che vi colpira se non altro perchè completamente coperto da piante rampicanti.

L'isola di Ostrow Tumski e il cappellaio magico

Un weekend a Wroclaw comincia prima del tramonto quando si accendono le luci sull’isola di Tumski . Curiosamente la città vecchia non si trova dove è collocata la piazza centrale ma su quest’isola (sebbene l’isola non sia pù un’isola dopo i lavori voluti da Napoleone nel  1807) dove fu fondata circa 1000 anni fa  . Con le sue chiese , le sue vie ciotolate, botteghe,  la cattedrale gotica e i giardini botanici è una piccola oasi di pace.  Prima del tramonto potrete incontrare poi il laternik con tanto di mantello e cappello che accende i lampioni ad gas con lo stesso sistema dal 1843.  Con il suo completo nero che risalta ancora di più quando la città  è coperta di neve sembra quasi un personaggio delle fiabe di Phil Christian Andersen. Ovviamente non poteva non avere il suo gnomo che si trova sul ponte Tumski. 

 Attraversando uno dei suoi ponti (la città ha diverse isole essendo attraversata dal fiume Oder) si arriva al cuore della città. 

Perdersi per le vie del centro

Rynek: La piazza della città   ti mette di buonumore con i suoi 60  palazzi  borghesi colorati con  le loro forme e stemmi.   Sono numerati dal 1 al 60 infatti attorno ai palazzi del blocco centrale.

  • Lato Ovest (dei 7 elettori): Dal civico 1 al  nr 11. E’ la parte più intatta dopo i bombardamenti della seconda guerra mondiale.
  • Lato Sud: lato della Coppa d’oro. (dal 12 al 28) Questo lato fu ricostruito dopo la seconda guerra mondiale e molti palazzi sono ex grandi magazzini. Al 18 trovate la Farmacia sotto il municipio mentre al 22 trovate il Palazzo sotto la brocca d’oro dentro il quale si trovava nel medioevo un birreria e un tunnel per il trasporto dei barili
  • Lato Est: lato del Tubo Verde (dal 29 al 41). Il nome deriva dal colore verde delle grondaie dei palazzi
  • Lato Nord: lato del Mercato dei Dolci (dal 42 al 60)
  • Fatevi un giro della piazza e trovate il palazzo con la finestra finta tra le centinaia presenti 🙂
  • Blocco centrale(Tret): ne fanno parte il municipio e varie abitazioni in stile barocco e neoclassico . Il blocco è attraversato da 4 stradine.

Ci sono 11 vie che portano alla piazza   Al centro si trova il Ratusz, il municipio con la sua bellissima facciata completamente decorata . Costruito a partire dal XIII sec con il tempo fu aggiunta la torre (1566 alta 66 m) e il suo bellissimo orologio astronomico (1580) . Sentire la magia dei suoi rintocchi con un buon bicchere di vino caldo è un piccolo momento da non perdere. Nel seminterrato si trova Piwnica Świdnicka,  una locanda aperta dall 1332, con ampie volte a botte e a crociera.

Università: questo istituto vanta ben 11 nobel tra i suoi studenti. L’attuale palazzo con la bellissima sala Leopoldiana  in stile barocco risale al 1700   (biglietto 20 zl) . Si trova in prossima del fiume Oder che potete raggiungere passando sotto una volta coperta  per poi raggiungere l’isola di Ostrow Tumski. Potete scaricare il mio itinerario completo (9 km) per le vie della città dal mio canale Telegram

Università: la sala leopoldiana

Jatki (Antiche Macellerie): Questa via che una volta era un vicolo ospitava le 42  bancarelle dove una volta veniva venduta la carne è anche uno dei punti più fotagrafati dai turisti.  Degli originali si sono conservati solamente i primi 2 . Curiosamente all’angolo con Ulica Odranska si possono vedere le 3 piazze principali della città: Rynek, Plac Solny e Plac Nowy Targu.

Hala Targowa: il mercato coperto di Breslavia si trova dove una volta era ubicato l’Arsenale della città.  Principalmente nei 200 negozi troverete frutta, verdura , macellerie, fiorai. L’attuale struttura risale al 1905 quando la città era sotto il dominio Prussiano. Nelle fredde giornate inverali è anche un po il luogo più adatto per fare 2 passi e scaldarsi.

Palazzo Reale: l’antica sede della monarchia prussiana costruito nel 1700   fu donato all’amministrazione cittadina alla fine della Grande Guerra e dora ospita il museo storico della città.  Si trova nella zona ebrai

Podwale: Wroclaw è anche una città d’acqua con le sue isole e i suoi canali  come il Podwale che circonda il Rynek. Passeggiare lungo le sue acque nel bianco innevato dell’inverno , i colori dell’autunno e le giornte estive è sempre piacevole.

La Polonia a tavola

Saporita la definerei! Ecco una serie di pietanze che potete assaggiare

Pierogi: i ravioli polacchi che potrete assaggiare in una  Pierogarnia  (letteralmente ravioleria)  tra cui la Pierogarnia Stary Mlyn e Rynek 26 sulla piazza centrale e scegliere il ripieno.  Scegliete voi il ripieno e come cucinarli.  Possono essere in brodo o in padella e vengono serviti in porzioni da 5 o 9 pezzi (40 gr ciascuno).

Kluskiśląskie: gnocchi delle Slesia, quindi proprio tipici di Wroclaw. Spesso sono ripieni di carne macinata e cotti al vapore. Sono molto piu’ grandi dei nostril gnocchi.

Szarlotka: la regina dei dolci polacchi . Una torta di mele con una palla di gelato , panna montata e una crema . Servita calda è una delizia

Sernik: la versione polacca della cheesecake con uno strato di glassa superiore

Zuppe: ideali per l’inverno. Le mie preferite sono quella di pomodoro (pomidorowa) e di funghi (grzybowa) o il Barsz una zuppa di barbabietole originaria dell’Ucraina.  La leggenda narra che anche i pierogi vengano da quella terra . Pare infatti che un  predicatore Jacek Odrowąż li abbia assaggiati a Kiev durante un viaggi. Mangiate e piaicuti pare che  e li abbia importati in Polonia all’inizio del 1200 per sfamare i poveri.

La Polonia nei bar

Il centro di Breslavia pullula di locali per tutti i gusti  ma se volete assaporare un pò di vecchia  atmosfera polacca autentica troverete  attorno al Rynek alcuni bar dove l’unica musica è il brusio delle persone che chiaccherano, bevono e stuzzicano qualcosa.

Uno di questi si chiama Przedwojenna  che tradotto vuol dire “Prima della guerra”.  Un legnoso bar  che si trova proprio di fronte alla torre della  chiesa di Sant’Elisabetta. Una volta aveva anche una guglia e la sua altezza arrivava a 131 mt. Crollò nel 1529 sul cimitero sottostante durante una tempesta.  Questo locale  è un salto indietro nel tempo . Sentire la gente parlare, ridere , il tintinnio degli shot di vodka sul tavolo  e troverete gente fino a tarda ora sia nelle lunghe notti invernali che nelle lucenti albe estive. Immancabile lo gnomo fuori dalla porta.  Qui potrete assaggiare qualche pietanza come sardine, gzik (una specie di robiola con delle patate calde) ,tartare con l’uovo e ovviamente birra e vodka. Il menù è dipinto sul muro.

E poi ci sono i “Pijalna Wodki i piwa” dei bar arredati con la carta di giornale di vecchi quotidiani d’epoca comunista . Uno di questi lo trovate proprio nella piazza centrale. Noterete l’usanza femminile di bere  birra usando la cannuccia per non sporcare il rossetto.

Dove dormire?

Non sto a farla per le lunghe. A me è piacuto moltissimo il  Bike Up Hotel  un albergo a tema bici con una colazione deliziosa. Prezzo abbordabile e bici gratis a disposizione .Mi ha ispirato talmente tanto che mi sono costruito un lampadario simile in bagno . Io poi lo faccio ogni volta prima di tornare a casa : mi fermo sempre da  Coffee & Dreams (Ul. Strzegomska 3B) una piccola caffetteria leggermente  fuori dal centro con dei prodotti buonissimi. Marcin il proprietario parla benissimo Italiano e vi accoglierà con simpatia.

Bike Up Hotel

Spostarsi in città

Il costo dei tram è di 3 zloty (circa 70 cent) . Un’ottima soluzione è Uber che in Polonia funziona benissimo ed è economico. Dall’aeroporto al centro pagherete 10/12 euro.

Il mio video del 2019

Questo è uno dei miei primi video che feci su Youtube. Nonostante qualche difetto spero che vi renda l’idea dell’atmosfera che si respira in città. Iscriviti al mio canale 🙂