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In giro per la vecchia Europa

Romantica Boemia : 5 giorni oltre Praga

Romantica Boemia: 5 giorni oltre Praga

Ci sono regioni sparse negli angoli della vecchia Europa che per un motivo o per l’altro hanno varcato i confini nazionali e sono rimaste nell’immaginario collettivo ispirando viaggi ed itinerari. Forse l’esempio più lampante è la Cornovaglia.  Poco sappiamo sull’appellativo delle altre contee inglesi eppure questo lembo estremo del Regno Unito riesce a sconfiggere i pregiudizi sul cattivo meteo della terra di Albione.

E in questo ristretto club  vorrei includere altre regioni: l’Andalucia dal caldo inverno in Spagna, la Bretagna e la Loira con i suo castelli fiabeschi  in Francia , la Sassonia in Germania salendo fino alla Lapponia in Finlandia. Regioni quasi onomatopeiche la cui pronunzia stimola l’enzima della voglia di viaggiare zaino in spalla. Ed io ci metto pure la Boemia.

Provate a dire “ questa estate sono andato in Boemia” invece di “Repubblica Ceca”  se qualcuno ve lo chiedesse; risuonerebbe diversamente  alle vostre orecchie  e ancora di più al vostro interlocutore. Nessuna regione sta nel cuore della mappa del vecchio continente  come la Boemia. Contraddistinta dalla presenza di una delle città più visitate al mondo come Praga che ne calamita l’attenzione  eclissando  tutta l’armonia delle sue colline e dei suoi castelli sparsi  intorno, la Boemia è molto di più.

Dalle sue terme di Karlovy Vary , alla storica Plzen famosa per le sue birre ed infine alle verdi colline del sud. Ed è qui che mi sono diretto per rivedere  dopo quasi 20 anni uno dei gioielli più splendenti di tutto il vasto territorio  che una volta stava al di la della cortina di ferro: Cesky Krumlov.  Ho volutamente escluso Praga per dedicarmi e tornare sulle tracce di un mio viaggio in treno che feci per raggiungere il Baltico dall’Ungheria nel 2005 quando il mio smartphone era una cartelletta di fogli con gli orari delle ferrovie di tutti i posti da attraversare. Quant’è facile viaggiare ora!

Cesky Krumlov

Talmente bello da sembrare irreale questo borgo ha tutti i crismi per poter sembrare d’esser uscito dalla matita di Walt Disney o dalla penna di Hans Christian Andersen.  Un borgo completamente decorato con le sue stradine acciottolate,  incastonato nell’ansa di un fiume che scorre in una vallata dominata da un poderoso castello, nel quale addirittura  vivono anche degli orsi!!! A questo borgo ho dedicato 3 notti (anche perché non avevo voglia di correre) arrivando in bus da Praga in una soleggiata giornata dell’agosto di 3 fa mesi con quella sensazione che ti pervade ascoltando la tua playlist ed osservando fuori  dal finestrino  dolci colline percorse 20 anni orsono cercando di convincermi che non siano passati così velocemente.

Un ostello sul fiume

Hostel Marlin: La scelta di questo simpatico ostello è dipesa esclusivamente da un fatto. Quel suo balcone in legno che si affaccia direttamente sul fiume.  Non appena ho visto questo luogo ho immaginato colazioni e tramonti da godendomi la luce dell’alba e del tramonto con un buon caffè e la Lonelyplanet appoggiata sul tavolo. E manco farlo apposta c’era una caffetteria (l’unica) Italia.  E’ cosi fu. Dopo aver fatto il checkin, gettato lo zaino sul letto , mi sono fatto un bel caffè e mi sono seduto guardando il fiume.  Perché un viaggiatore solitario  ha bisogno di questi momenti, gesti  L’arrivo in questo luogo mi mise subito di buonumore cancellando quel sottile velo di malinconia perpetrato durante il viaggio in bus.

Un castello con gli orsi

Imponente. Costruito nel XIII secolo su uno sperone roccioso per volere della potente famiglia Rosenberg  , si sviluppa su un’area di oltre 7 ettari all’interno dei quali sono accolti ben 40 edifici, 1 giardino e 5 cortili.  Durante la sua plurisecolare storia passò poi sotto la proprietà di altre 2 famiglie nobili come gli Eggenberg e gli Schwarzenberg che ne diedero l’aspetto attuale in stile barocco. 

Quest’ultimi però dovettero scappare negli Stati Uniti nel 1939 per sfuggire alle persecuzioni nazisti e videro confiscato il castello insieme a tutti i loro beni immobiliari nel 1947 dallo stato cecoslovacco con un’apposita legge (Legge Schwarzenberg).  Nel fossato del castello sono allevati e vivono degli orsi sin dal XIV secolo . La ragione risale ad una “parentela” vantata  con la famiglia Romana degli Orsini

Il castello merita davvero una giornata completa per la visita sia per la visita degli appartamenti (visita guidata in inglese- Tour nr 1 Rinascimentale) che si concludono con la stupefacente sala da ballo che fu decorata in soli 6 mesi da un artigiano con curiosi dipinti allegorici. Vi giuro che nei miei 25 anni di viaggi è una delle più belle mai viste. La stessa sala si collega poi tramite un corridoio sospeso coperto (visibile anche dal centro del villaggio) ad un luogo più unico che raro al mondo.

Il Teatro Barocco: costruito completamente in legno nel 1680 ed è arrivato intatto al 100% ai giorni nostri con le scenografie , macchine e costumi originali e perfettamente conservate. L’unico altro esempio sopravvissuto fino ai giorni nostri  ancora presente in Europa si trova ad Drottningholm in Svezia.  Tutti gli altri sono rimasti vittima di incendi dovuto all’uso di candele per l’illuminazione. Questo teatro è veramente stupefaciente. Durante la visita guidata vengono ancora mostrate in azione le macchine per gli effetti speciali e come vengono cambiate le 13 scenografie originali in pochi secondi.

Sostanzialmente potete dividere la visita in 4 parti seguendo questo ordine: Appartamenti reali (10 circa), teatro barocco (ore 13), Giardini e la Torre  con una sosta nel piccolo bar situato dopo il teatro che gode di una vista spettacolare sulla paese.

Per le vie del borgo

Abbandonato il castello qui il discorso si fa ingarbugliato. Un dedalo di vie più o meno strette e decorate. Non troverete un metro di asfalto. Ma la matassa si sbroglia facilmente; perdetevi tra le sue stradine e vi ritroverete facilmente. Se non ci credete guardate il mio video qui sotto!

Fondamentalmente il punto di partenza è la piazza centrale (Namesti Svornosti letteralmente piazza dell’Armonia) con la sua pianta quadrata circondata da casette colorate con al centro la Fontana della peste (1716) dove come potrete facilmente intuire si trova anche il Municipio con la sua facciata decorata dagli stemmi degli Eggenberg e Schwarzenberg e il Museo delle Torture. Il mio itinerario poi prosegue verso la Chiesa di San Vito attraversando poi il punto più verde di Cesky Krumlov. Il parco adiacente il fiume. Qui l’atmosfera si fa veramente graziosa.

Lungo le vie della Vltava  troverete una serie  di bar e ristorantini ma se volete proprio assaggiare della carne come si deve c’è un solo nome:  Krcma Svaltava. Ci andai 18 anni e fa e per ricordarmelo ancora qualcosa vuol dire.  Ricordatevi però di prenotare altrimenti difficilmente troverete posto. Sarete pervasi quando entrerete e il profumo della carne sul camino salirà per le vostri narici. Se non ci credete guardate il il video dal mio canale Youtube.

Cesky Kurmlov: la piazza centraleDCIM100GOPROGOPR7862.JPG

Monastero dei Minoriti:Situato quasi di fronte al castello , con un gradevole giardino . Fondato nel 1350

Museo Egon Schiele: controverso e discusso pittore visse qui per diversi anni. Famoso o famigerato a seconda di come lo si voglio interpretare per le sue opere di una sessualità cruda, spesso raffiguranti corpi contorti e autoritratti.

Museo del commercio (Museum Obchodu): In questo piccolo museo praticamente vi sembrerà di entrare in una merceria di inizio 900 con un commesso vestito di tutto punto. L’ingresso è gratuito

Latran: Il centro storico di Cesky Krumlov è diviso in due parti collegate dal Ponte Labenizcky:Latran è la parte che si trova a sinistra del fiume dal lato del castello , dove viveva la servitù .  Partendo dal ponte salirete fino al castello o proseguirete fino alla zona dei birrifici. Un universo di colori e decorazioni alle quali non potrete rimanere indifferenti.

Uno dei cortili del castello

Le birre a Cesky Krumlov: Per chi ama la birra questa nazione è una sorta di terra promessa , forse l’unica che si può paragonare al Belgio. A Cesky Krumlov la tradizione della birra risale al 1250 ma fu con i lavori idraulici del 1561 che fu resa disponibile un’acqua potabile di migliore qualità che viene usata tutt’oggi.  Il birrificio Eggenberg e lo storico birrificio di Cesky Krumlov  situati lungo il fiume placheranno la vostra sete.

La stupenda sala da ballo del castello

Cesky Budejovice

Ammaliati dalla bellezza di Cesky Krumlov questa città con la piazza più grande della Repubblica Ceca potrà sembrarvi un po anomina ma in realtà è anche un buon punto di appoggio per alcune escursioni interessanti. La piazza (dove purtroppo permettono ancora alle auto di girare) con un bellissimo municipio  in stile rinascimentale del  1555 e ristrutturato poi in stile barocco nel 1731   è la più grande della Repubblica Ceca (133 mt per lato) ed attorno ad essa si svluppa un labirinto di viuzze strette e tortuose che insieme alle due torri medioevali e il canale Mlynska Stoka invitano a piacevoli passeggiate

Questa città è ’ la patria della birra Budwar che non è altro che il marchio originale della Budweiser (Budweis è il nome tedesco di Buejovice) con cui sono in causa da altro 100 anni in quanto dal XIX sec i fondatori della fabbrica di birra statunitense Anheuser-Busch apposero il marchio Budweiser sulle loro bottiglie (Il nome Budvar era evidentemente sinonimo di buona birra). Una visita alla fabbrica della birra che si trova a 3 km dalla piazza è doverosa se vi siete fermati in questa città (portatevi un maglione perché in alcune sale fa freddo).

Dopo 3 giorni a camminare però i miei piedi cominciavano ad arrancare e così ho oziato un po per le vie del centro baciato da un sole spaccapietre. Essendo domenica non c’era un gran che (qui  già molti negozi chiudono al sabato pomeriggio) e dopo una bella mangiata all’ex mercato centrale il Masne Kramy  con goulash e scarpetta  prima di tornare in Italia me ne sono andato a visitare il castello bianco di Hluboka nad Vltava.

Hluboka Nad Vltava

Non avevo mai visto un castello bianco: spinto dalla curiosità e dalle foto il lunedi mattina prima di tornare a Praga presi un bus in direzione di questo villaggio. L’aspetto originale lo dobbiamo  a Joahn Von Schwarzenberg che nel 1840  di ritorno da un viaggio in Inghilterra con la sua consorte ne ordinò la ristrutturazione seguendo lo stile del castello di Windsor.   Un pezzo di Inghilterra vittoriana nel cuore della Boemia . La costruzione ha indubbiamente il suo fascino e sembra la metà perfetta per incorreggibili romantici. La vista di 11 torri bianche fa veramente effetto. Devo aggiungere anche che gli appartamenti interno non sono da meno con le loro pareti in legno finemente intarsiate e i soffitti a cassettoni. Purtroppo non è possibile fare foto ma la visita guidata fu veramente dettagliata e sono stati  10 euro spesi bene.

Il castello era di proprietà come quello di Cesky Krumlov degli Schwarzenberg ai quali fu sottratto nel 1947 . Negli elementi decorativi ricorre infatti il loro macabro stemma: un corvo che gli occhi a un turco, un’immagine che stride con il carattere romantico dell’edificio.

Per completare il viaggio

Se proprio vi avanza tempo e  volete proprio rendere indimenticabile il vostro viaggio e calcare la mano col fiabesco ecco alcune chicche nei dintorni di Praga:

Castello di Karlsteijn(1348): la gita più classica fuori Praga (30 km)e anche la più gettonata. Quindi fate voi.  Si vanta a buon titolo di essere il più bel castello della Repubblica Ceca. Abbarbicato su un sperone di roccia prominente sul fiume Berounka  fu costruito infatti come sistema difensivo. Al castello si accede  (dopo una camminata in salita di 20-30 minuti) solo tramite una visita guidata in inglese.Usciti dal castello una passeggiata tra le vie del paesino completerà la vostra giornata. Si arriva in treno dalla stazione di  Praga-Smichov

Castello di Konopiste: fu il castello dell’Arciduca Francesco Ferdinando il cui assassinio diede il via alla I Guerra Mondiale. L’arciduca lo acquistò nel 1887  e testimonia le sue grandi passioni. La caccia (si narra che uccise fino a 300mila animali) e  San Giorgio .  All’interno dei suoi giardini viene allevato poi un rara specie di orso: l’Himalayano caratterizzato da lunghe orecchie.

Kutna Hora: nel suo periodo di massimo splendore questa pacifica cittadina rivaleggiava con Praga.  Questa città ora Patrimonio UNESCU fu la sede della zecca reale nel 1308 quando Venceslavo II chiamò dei maestri artigiani fiorentini per la coniatura delle monete. Se non avete paura del macabro visitate l’ossario di Sedlec. Qui le ossa di 40000 persone furono usate per creare delle composizioni artistiche.

Come arrivare

CESKY KRUMLOV/CESKY BUDEJOVICE: Dall’Aeroporto di Praga prendete lo  Shuttle Bus (5 euro) che vi porterà direttamente davanti alla stazione centrale di Praga (platform 4) e da qui con Flixbus (scariate l’app e prenotate direttamente) prendete il bus per Cesky Krumlov e/o Cesky Budejovice.  Flixbus è un po la Ryan Air dei viaggi in bus e permettere di raggiungere più facilmente città non servite da aeroporti.

HLUBOKA NAD VLTAVOU: dalla stazione dei bus di Cesky Budejovice situata sopra il centro commerciale Albert partono  i bus diretti (30 minuti)

cosa fare a skiathos

Skiathos e l’isola abbandonata di Tsougrias

SKIATHOS E L'ISOLA ABBANDONATA DI TSOUGRIAS

La Grecia sono due colori. Il bianco e il blu. Il Mediterraneo scoppia di isole ma quando vedi un’isola greca la riconosci  subito. Ho voluto introdurre con queste parole il primo dei miei 3 video che ho pubblicato sul mio canale Youtube dedicati al mio viaggio a Skiathos, l’isola principale dell’arcipelago delle Sporadi. Sono fermamente convinto che un’isola Greca all’anno andrebbe prescritta per il proprio benessere psicofisico. Al di la delle controversie che si leggono sui social sul fatto che alcune isole vengano percepite come troppo turistiche ormai.(e le percezioni vincono sulla realtà, se leggete l’etichetta della Coca Cola è più energetica della Red Bull ma tutti pensano a Red Bull come bevanda energetica)  Skiathos conta 5000 abitanti. Quindi ho deciso di raccontarvela  per come l’ho vissuta : le mie emozioni e alcune informazioni per voi.

L'atterraggio più spettacolare del mondo

Arrivare a Skiathos non è come arrivare nel 99% di tutte le altre isole del mondo tant’è che solo i piloti di lungo corso sono autorizzatI ad atterrare qui.  La prima  forte emozione ve la darà quindi l’atterraggio sulla pista che praticamente inizia dal mare dove tra il blu del mare potrete scorgere tutto l’arcipelago. C’è gente che persino si piazza dietro la pista per poter vedere questo spettacolo (fate attenzione a non mettervi sulla traiettoria di atterraggio per evitare lo spostamento d’aria).

Dove dormire? Una questione di scelte

Viaggiando da solo cerco per lo più di ottimizzare i costi. Non è un problema camminare un po per me così ho scelto un hotel  a circa 2 km dal centro città:  San Antonio Hotel. La difficolta sta nella salita di 800 mt per raggiungerlo ma il prezzo del biglietto che si gode dalla terrazza con piscina è ripagato da una vista stupenda sul golfo. Non avendo affittato nessuno scooter ho fatto conto che alla base della salita c’era la fermata numero 5 dell’unico bus che percorre l’isola. In realtà avevo pensato di affittare una bici  (affittare un’ebike costa praticamente come uno scooter quindi non ne vale la pena).  Dopo essere arrivato al porto con la navetta aeroportuale raggiunsi l’hotel a piedi con lo zaino in spalla ma già strada facendo mi resi conto che non sarebbe stata una buona idea. 

Un piacevole tragitto quotidiano

Le pendenze mi hanno fatto subito cambiare opinione. Per darvi un’idea in 800 metri di strada si sale di circa 90 metri quindi la pendenza media è attorno l’11%.  In una settimana me la sono fatta per lo più a piedi 2 volte al giorno e qualche volta  come vedrete nel video che ho dedicato al “bus delle spiagge” in autostop e non pensiate che sia stato l’unico .Sono scelte che si fanno in fondo. Tra la comodità e il panorama ho scelto il secondo camminando nel silenzio  interrotto solamente dal canto delle cicale e dal belato delle capre in lontananza. L’hotel è di proprietà di una famiglia coppia di anziani tedeschi di origine greca . La signora non parla inglese, va a letto alle 11:30 ,ma è davvero disponibile tant’è che una sera condivise con me un bel piatto di lasagne che mi gustai con una bella birra con vista sotto le stelle. Avete presente uno di quei momenti in cui siete soddisfatti della vostra scelta? Ecco fu uno di quelli.  Tra l’altro c’è un grazioso ulivo a bordo piscina per ripararsi dal sole.

Pomeriggi silenziosi

Caotica, turistica? Non fate caso troppo  a questa definizione. Skiathos è un paesino di 5000 abitanti che si riempie come si deve riempire una località turistica in alta stagione.  Certo che se vedere la via centrale pieno di gente e famiglie che passeggiato tra negozi , ristoranti e gelaterie vi urtica un pò è un altro discorso. Nei pomeriggi assolati Skiathos è pervasa dalla tranquillità anche nel mese di luglio. Non sono una persona che va alla ricerca spasmodica del locale migliore dove mangiare, perciò la mia quotidianità stava nello scendere dall’hotel alla spiaggia cittadina di Megali Amnos dove mi gustavo la mia insalata greca  a pranzo presso Mama’s Kitchen un locale sulla spiaggia proprio sotto la fermata nr 5 del bus. Da li si può raggiungere il centro camminando sulla spiaggia per circa 700 mt , passeggiando poi  sul sentiero panoramico. Prendete nota anche dei 2 ristoranti con vista alla fine della spiagge se volete gustarvi una cena con tramonto sulla baia. Mi pare si chiamino Del Mar e Siferi ma ma comunque ci passerete proprio in mezzo durante la vostra camminata. Google Maps impazzisce facilmente nei viottoli del centro perciò il mio consiglio è perdervi tra le sue viette e al massimo fare amicizia con qualche gatto sonnacchioso per poi salire verso il punto più alto della città

Sulla via centrale di che scende  fino al portotrovete poi tutti i locali che volete. Nelle calde serate estive è da preferire alle viette laterali in quanto più arieggiata rispetto alle taverne nascoste nelle vie laterali. Attenti ai gelati: buoni ma costicchiano (5/6 euro)  per due gusti. Se la situazioni prezzi sulle spiagge è rimasta intatta in città i prezzi si sono alzati.  Per l’happy hour dalle 17 alle 19 spendere 7 euro per un cocktail.

Escursioni in barca

La prima cosa che un turista fa  quando arriva in un luoghi come questi è cercare di trovare quella migliore. Come al solito la risposta è quella più semplice se non volete complicarvi troppo la vita( o prendervi un’escursione privata se volete spendere ) Fatevi  un giro al porto anche la sera per trovare quella che vi aggrada. Vengono programmate  in base al vento , se c’è vento forte  dall’altra parte dell’isola  è probabile che non si facciano. Cercare di farsi un’idea online è praticamente inutile. Le escursioni vengono esposte ed aggiornate quotidianamente da tutti gli operatori all’imbarco praticamente comee un menu ogni giorno.  Skiathos ha praticamente 2 facce: la parte orientale percorribile su strada e la parte occidentale.

La mia scelta la potete vedere nel video qui sotto su Youtube: La barca si chiamava Margarita , prezzo 20 con desitazione Lalaria, Agia Eleni e Tsougrias (dalle 10 alle 18). La bellezza di questo itinerario sta nel fatto che non sono solo 3  luoghi stupendi ma diversi nel loro genere.  E via che si va:

  • Lalaria: è una bellissima spiaggia di sabbia e ciotoli bianchi, raggiungibile solo via mare in quanto è circondata da pareti di roccia. Chiaramente non aspettatevi la spiaggia deserta in estate ma non è nemmeno affollata.
  • Agia Eleni: il giusto compromesso. Sabbia dorata e un bar ben tenuto .E’ stato il momento chill out della mia giornata con un po di musica italiana remixata anni 80 e una birra. Raggiungibile anche a piedi camminando per 1 km dopo la fermata nr 23 del bus che parte da Skiathos. Il costo dell’ombrellone + 2 lettini  come  tutte le spiagge in cui sono stato  è di 10 euro
  • Tsougrias: un tocco di magia che merita un capitolo a parte.

Vengono anche organizzate gite al tramonto a Lalaria e Banana: tenete presente però il periodo dell’anno per gli orari.  A luglio partono alle 17

Tsougrias l'isola abbandonata

L’ultimo abitante se n’è andato nel 2011 . Da quel momento i padroni dell’isola sono delle caprette che brulicano la vegetazione in santa pace e alcune rovine.  L’isola agli inizi del 900 era adibita ad ospedale per curare i malati di tubercolosi ed altre malattie infettive. Ci metto la mano sul fuoco che se scegliete questo tour Tsougrias rappresenterà la ciliegina sulla torta di una fantastica giornata. Sbarcando sull’isola troverete una spiaggia deserta,  delle costruzioni diroccate dietro la macchia mediterranea ed un piccolo molo anch’esso diroccato con un’acqua limpida da far paura.  L’unica cosa che potrebbe guastarvi la festa è il Melteni il vento che soffia da ovest ma normalmente le imbarcazioni non escono in questi casi per la difficolta di attraccare.  La visita non dura molto circa 90 minuti ma in questo tempo mi sono impregnato di emozioni . Un posto quasi dimenticato da Dio. (anche se in realtà sull’isola durante i mesi di punta c’è una spiaggetta con un bar e ombrelloni)

La chiesa più bella dell'Egeo?

Se in Montenegro hanno l’abitudine di costruire chiesette in mezzo al mare su qualche scoglio  qui invece le costruiscono sul mare.  Sull’isola una volta sbarcati troverete sulla sinistra un breve sentiero di un centinaio di metri tra la vegetazione  per arrivare a questa coloratissima chiesa bianca e blu costruita nel 1961 sul promontorio che si affaccia verso Skiathos. Meno famosa di quella   dove è stato girato il film Mama Mia con Meryl Streep (che si trova sull’isola di Skopelos)non ha nulla da invidiare; un vero incanto . Ho avuto l’opportunità di vederla nel tardo pomeriggio . Avete presente  quei momenti che in cui ti rendono felice  del fatto di aver scelto un viaggi? Fu esattamente uno quest: ti guardi intorno, ti godi il paesaggio ma anche il momento. Cerchi di fotografarlo nella mente perché sai che te lo porterai dentro di te per sempre.

Un bus solo per tutte le spiagge

L’isola è percorribile solamente nella parte sud-orientale. L’unica linea di bus sull’isola parte dal porto e la percorre fino all’ultima spiaggia raggiungibile tramite strada quella di Koukounaris  la spiaggia più attrezzata dell’isola (sono 26 fermate) . Non c’è un orario ma nell’alta stagione passa ogni 20 minuti circa e potete acquistare i biglietti a bordo oppure in tutti i mni-market . Il tragitto dura circa 25 minuti . L’unico altro villaggio abitato  è quello di Troulos . Per il resto costeggerete il mare con viste panoramiche in alcuni tratti. 

Oltre Koukounaris: l'ultimo giorno

Cercavo qualcosa e l’ho trovato: Elia Mandraki. L’ultimo giorno è sempre qualcosa di diverso  psicologicamente in una viaggio. C’è chi lo vive con malinconia. Io l’ho vivo con piacere come  il caffè alla fine di un buon pasto. Indipendentemente da come è andata  ero in vacanza, in viaggio ,non ero in miniera a lavorare per usare un eufemismo.

La scelta cade se tornare in un posto che hai già visto o provare qualcosa di nuovo. Elia Mandraki si trova 2 km dopo l’ultima fermata del bus (e quindi anche dopo Agia Eleni) . Attraversai così il sentiero in mezzo alla pineta ed esclamai: Oh cazzo! Davanti a me dopo aver oltrepassato la macchia mediterranea si era aperta la vista di una baia  battuta dal Melteni. La sensazione di averla proprio azzeccata; può essere intuito , bravura ma anche “botta di culo”.  Persino a Luglio era praticamente vuota. C’è qualche ombrellone  vicino ad un bar di legno ma per il resto camminate nel nulla: qualcuno ha fatto camping costruendosi tende di fortuna con la legna essiccata che giace qua e la. Sembrava il posto dove vorreste andare per starvene per i fatti vostri. Me la sono goduta fino alla fine e tornai in bus verso le 8 di sera.

Le altre isole delle Sporadi

Sapete che non amo piantare le bandierine ovunque. Non ritengo che viaggiare sia un Risiko dove piantare le bandierine. Amo vivere i momenti, le passeggiate, con una Lonelyplanet nello zaino. Costicchiano ma potete trovarle gratuitamente nelle biblioteche della vostra provincia.  Normalmente in ogni provincia le biblioteche hanno un portale dove basta iscriversi per consultare e far arrivare il libro richiesto in 24/48 h nella biblioteca del tuo paese e tenerla un mese.

Tutte le isole sono raggiungibili solo con un traghetto dal porto di Skiathos : trovate qui tutte le info su Grecia.info

ALONNISSOS: è la più grande ma anche la più selvaggia delle isole dell’arcipelago . Vi consiglio anche un piccolo libro su quest’isola. “Alonnissos” di Ughetta La Catena. E’ qui che ho scoperto che sull’isola viveva  una foca monaca salvata dagli abitanti dell’isola che ha fatto amicizia con la popolazione locale. Dico purtroppo perché l’anno scorso è stata uccisa da un pescatore con un arpione .

SKOPELOS: La più famosa dopo il film “Mama Mia” .  Il piccolo villaggio di Glossa  (circa 800 abitanti) è davvero grazioso

Informazioni utili

Mangiare : Sulla via centrale di Skiathos troverete un sacco di localini dove mangiare. Occhio al prezzo dei gelati…5 o 6 euro per 2 gusti

In aereo dall’Italia: Ryan air, Wizz air ma i voli sono stagionali e terminano a fine settembre altrimenti con Aegean Air facendo scalo ad Atene .

NB: Visto i frequenti disagi delle compagnie aeree vi segnalo come farvi rimborsare in caso di ritardi ect senza il minimo sforzo. La legislazione europea parla chiaro: a partire dalle 3 h di ritardo per disservizi imputabili al vettore aereo  avete diritto a un risarcimento  (250 euro fino a 1500 km, 400 euro fino a 3500 km, 600 euro oltre). Non dovete far altro che inserire il vostro numero di volo su un sito di una società che si occupa di queste pratiche. Il loro motore di ricerca vi dirà immediamente se il vostro caso rientra nella possibilità di avere un risarcimento (per esempio se il ritardo è dovuto a maltempo non avete diritto) e a questo punto non dovete far altro che completare la procedura richiesta e poi se ne occuperanno loro gratuitamente. Voi potrete seguirè la pratica online.  Il mio volo da Skiathos ha avuto un ritardo di 5 ore ed ho ottenuto 250 euro tramite  Italiarimborso.it 

Traghetti da Skiathos : I traghetti da Skiathos collegano le Isole Sporadi  con rotte per Alonissos (in Isole Sporadi), Chora & Glossa (in Isola di Skopelos) . Le rotte da Skiathos vengono effettuate dalla compagnia di navigazione SeaJets, Hellenic Seaways, Anes Ferries & Aegean Flying Dolphins, a seconda del periodo potrai trovare una scelta di fino a 25 traversate al giorno.

Traghetti dalla Grecia: con le stesse compagnie da Salonicco, Mantoudi, Volos, Agios Konstantinos e Glyfa

Tenete ben presente che il numero delle  corse variano molto dalla stagione estiva ed invernale 

Porto una città che ti colpisce

Porto una città che ti colpisce. Perchè venire a Porto

ribeira

Ci sono 2 modi in cui una città lascia un ricordo dentro di te: il primo sono le sue bellezze architettoniche, il suo lato esteriore. Il secondo la sua atmosfera , il suo lato interiore.  Il primo ti arriva alla mente attraverso gli occhi. Il bello accende il cervello e provoca delle risposte (si chiama neuroestetica se poprio volete approfondire l’argomento) . Il secondo arriva direttamente dentro e ti crea un desiderio di tornare.

Tutto parte da qui: la mia scelta

Porto fa parte di questa seconda categoria. Non la metterei nell’elite delle città più belle  nonostante abbia uno dei tramonti più belli al mondo dal ponte Dom Luis e  i  suoi sfavillannti azulejos (neuroestetica appunto)  ma la sua atmosfera ti coinvolge. Ed è per questo che questo articolo sarà più lungo del solito. Perché quando una cosa ti piace ne parli volentieri. Il tutto condito dai pasteis de nata il dolce del Portogallo per eccellenza. Non sono quanti ne avrò mangiati in 4 giorni, forse una ventina (costano 1 euro ovunque) , ma per camminare tanto ci vuole benzina nel motore no?

Marzo 2022. Erano 2 anni che non viaggiavo in Europa a causa della pandemia ed avevo bisogno di scossa. Ho scelto Porto perché a marzo avevo bisogno di sentire la primavera e sentire il vento dell’oceano per sentirmi di nuovo in viaggio. L’angolo più occidentale di d’Europa davanti a quell’oceano che  gli uomini per secoli  hanno guardato questa senza sapere cosa ci sia al di la di questa distesa infinita o sognando  una vita migliore nel nuovo mondo

Un ostello di supereroi

Sapete che quando viaggio da solo  il posto dove dormire è  poco più che una base di appoggio ma mi piace sceglierla bene.(location, pulizia, prezzo) . Il Rivoli Cinema Hostel è davvero una piccola chicca. Situato in un palazzo di fronte al Teatro Rivoli  ha un rooftop top davvero carino(anche se era chiuso a marzo) ma soprattuto le sue pareti sono tappezzate di supereroi come la splendida cucina e locandine di film. Una cucina che ti mette di buonumore . In un ostello le aree comune sono la sua anima.  Il piacere di entrare in soggiorno o in cucina salutando qualcuno chiedendo da dove viene. L’ostello poi ha un prezzo ottimo 16 euro circa comprendente la colazione.è un ottima posizione nel centralissimo quartiere Ribeiro

Su e giù per le vie della città

A Porto di orizzontale c’è veramente poco; la città è comunque servita ottimamente dalla metro, ma è camminando che vi immergerete nella sua atmosfera.  Subito vicino al mio ostello il primo luogo di interesse è la stazione di Sao Bento con la sua meravigliosa sala di aspetto definita non a caso la più bella del mondo. Inaugurata nel 1916 è il trionfo degli azuelejos  . Ben 20000 ricoprono la sala  che raccontano la storia del Portogallo. Ci sono voluti ben 11 anni per completarla. Ma è così bella che ogni volta che ci passi vicino ti viene quasi naturale entrarci per riguardarla.

Il fattore chiese

Un discorso a parte meritano le chiese di Porto, bellissime, graziose a dir poco. Decorate esternamente ma quasi tutte e pagamento.  Io mi sono limitato a visitarle esternamente come la piccola Capela de Almas situata sulla Rua de Santa Caterina (la via dello shopping). È coperta completamente di azulejos.  L’Iglesia de Sao Francisco(ingresso 8 euro)  invece si contraddistingue per le sue decorazioni interne . È ricoperta di ben 100 kg di oro. Vi confesso che una riflessione sulla sua opulenza e su quanta gente si sarebbe potuta sfamare ai tempi con tutto questo ora mi è passata per la testa.  La Cattedrale di Se, una chiesa fortezza che infatti  si trova nel punto più alto  su una collina attorniata da cinta  murarie. Da li si scende rapidamente verso il fiume su stradine selciate. Potete salire poi sulla Torre de Celigos (6 euro) non è altissima ma è il punto migliore per fotografare dall’alto la città.

Livraria Lello

Seguendo il percorso che potete vedere sul mio primo video dedicato a Porto che trovate su Youtube (stranamento sotto un cielo quasi rosso per la sabbia che veniva dal Sahara) vi troverete alla Livraia LELLO (ingresso 5 euro potete prenotare online).  Questa libreria è salita alle cronache recente perché J.K.ROWLING durante il periodo in cui insegnava in questa città frequentava questo posto e pare che la bellissima scala che si trova all’interno abbia ispirato quelle della Scuola di Magia e Stregoneria di Hogwarts. Ma limitare la visita per tale motivo sarebbe riduttivo perché gli interni in legno sono completamente decorati  in maniera fantastica. Un vero salto nel passato (fu fondata nel 1906 dai fratelli Lello). La libreria si trova poi vicinissima a 2 chiese particolari  L’Iglesia del Carma e l’Iglesia de Carmelitas.  All’appararenza vi sembreranno una chiesa sola ma se guardate la facciata in mezzo noterete un muro di 1 metro che le seprara.

Il luogo più soprendente

Questo luogo non è citato in nessuna delle guide turistiche (ad eccezione della Lonelyplanet  forse.). Ed infatti l’ho scoperto per caso scendendo verso il fiume tra i quartieri Miragaia e Ribeiro.  Uno di quei luoghi che passandoci di fianco ti posso saltare all’occhio incuriosendoti. Sta a voi poi se entrare o no. Ebbene io ci sono entrato ed ho scoperto un mondo. Armazen è un magazzino vintage dove puoi trovare di tutto ma proprio tutto. Persino una MG del 1933 (valore circa 300 mila euro). Il tetto è stato bucato appositamente per fare entrare la luce del sole e poi potete fermarvi a bere qualcosa al bar davanti al camino. Moto e bici vintage, mobili, oggesttistica e tatnta roba che non saprei neanche come descriverla . Se queste cose vi appassionano avete trovate l’Eden.  

Un supertramonto

Le due sponde sono collegato dal ponte Dom Luis I un ponte at arco in ferro lungo 385 e alto 85. Inaugurato il 31 ottobre 1886 all’epoca fu il ponto più lungo del mondo e dal 2003 è completamente pedonale. (ci passa comunque il tram). Salendo per i gradoni dal lungofiume di Ribeira tra le casette del quartiere.(avete visto la mia foto col micio? Jose aspettava che il padrone gli aprisse la porta) è come acquistare un biglietto in prima fila per il tramonto sulla città.

Verso l'oceano

La ciliegina sulla torta. Poco distante dal Palacio de Bolsa inizia questo viaggio sul Tram nr 1. Meno famoso del tram 28 di Lisbona però ha il suo fascino. Segue infatti il corso del fiume Douro fino all’oceano . Andando verso il mare con il fiume alla sinistra e sfiorando le case in alcuni punti alla destra . Una vecchia carrozza degli anni 20 con i sedili  in legno. Un po come quelle che si vedono a Milano.

Altri posti degni di nota sono sicuramente il Mercato di Bolao situato a vicino al Rivoli Hostel (attualmente però chiuso per lavori ) e il Palacio della Bolsa patrimonio Unesco  con la meravigliosa sala araba.  Ci hanno messo 8 anni per costruirlo a partire dal 1842 ma 70 anni per decorarlo, ma l’hanno fatto bene; la sala araba è stupefacente.   Tutte questo ve l’ho documentato nei due video potete  vedere qui . Potete lasciare anche un commento se volete.

Informazioni utili per te

Voli dall’Italia: Milano con Ryan Air, EasyJet e Wizz Air, Bari, Bologna, Cagliari, Roma, Venezia, Verona con Ryan Air-

Come arrivare in centro dall’aeroporto: Metro  Linea E-Viole (Aeroporto – Estadio do Dragao operativa dalle 6 alla 1. Bus : Linea 601-602-603 oppure tramite Terravision (9 euro a tratta) 

Taxi: tramite Taxileader prenotando online

Scarica il mio itinerario a piedi da Telegram: http://t.me/ministryfab

Dove ho dormito:https://www.cineha.com/

Esplorare il Montenegro

Esplorare il Montenegro

Sono oltre 20 anni che viaggio. La maggior parte dei viaggi li fatti da solo, qualcuno in compagnia. Viaggiare da soli è come scendere la mattina dal letto; decidi tu da quale parte.  Nell’estate del 2019 scelsi il Montenegro che fu il mio 60esimo paese.  Visitare una piccola nazione è come aprire  uno scrigno: devi guardarci dentro per scoprire quante bellezze ci sono. E poi sono li a portata di mano perchè non dobbiamo percorrere grandi distanze perciò ti sembrano ancora di più. Esplorare il Montenegro poi ha due vantaggi per noi Italiani: i prezzi e l’euro come moneta. Più easy di cosi.

Esplorare il Monenegro
Sveti Stefan dall'alto della chiesetta

Petrovac: un piccolo fiore

E cosi sono partito con il mio zaino, la Lonelyplanet, il mio cappello   che mi accompagna in tutti viaggi dall’esame di maturità  . Il viaggio comincò da Petrovac un piccolo fiore sulla costa, circondato da piccole spiagge tra cui quella dei cipressi di Lucice. Di orgine Romana come tanti villaggi ha subito la presenza veneziana fino alla caduta della Serenissima nel 1797. Un porticciolo addobbato di piante e fiori che con i suoi profumi e da proprio l’idea di essere in vacanza. Insomma fu una vera sorpresa e devo dire che iniziare così un viaggio mette davvero di buonumore.  Era proprio il luogo ideale  per una buona cena sul mare.   Di fronte alla spiaggia cittadina la prima grande sorpresa di questo viaggio che poi scoprirò non essere così rara ; su uno scoglio in mezzo al mare giace una chiesetta quasi a ricordare il musical Mama Mia con Meryl Strip. Ma voi vi sposereste qui?

Esplorare il Montenegro a Prevoca la piccola chiesa nel mare ecco la picola chiesetta di Sveti Jovan
Petrovac una piccola chiesa nel mare

Sveti Stefan

 

La prima delle mie escursioni è Sveti Stefan. Se Petrovac è un fiore Sveti Stefan è un gioiello e come tutti i gioielli sta in vetrina. Il villaggio è stato nazionalizzato negli anni 60 per diventare un resort di lusso, inaccessibile per chi non è ospite dell’albergo. Però è proprio in questo paesaggio da cartolina non ci si può non fermare per fare qualche foto e passare qualche ora di relax sulla spiaggia adiacente. Se avete un’auto o siete in bici e in buona forma (ricordatevi che sulla costa ci sono molte salite, tutte al sole e a bassa quota) dall’alto potrete godere di un panorama fantastico

Risalendo la costa...

Si risale la costa verso Budva per vivere tutte le contraddizioni dello sviluppo economico di questo paese dopo la guerra della Ex-Jugoslavia. E’ bellissimo perdersi tra le mura della città vecchia, caffè, negozi, piccoli ristoranti e il forte veneziano. Tre secoli di occupazione Veneziana hanno avuto una notevole influenza su queste terre. Dall’altro lato non appena si esce si è circondati da alberghi e costruzioni. Un mix davvero forte da usare con le giuste dosi per poterlo apprezzare. Tutto questo comunque ha portato la città ad essere ben collegata. Le strade sono in buono stato ma soprattutto panoramiche e non molto trafficate in questo periodo di fine giugno.  Una cosa però ve la consiglio su tutte: vedere l’alba dal forte della cittadella  con la sua piccola spiaggia sotto le mura all a quale si arriva passando da una piccola porta. 

Decisi così di fare per qualche giorno di Budva il punto di appoggio per le mie escursioni. Pare poi che in Montenegro abbiano un vizio però: di fronte nel mare ci deve essere un’isoletta con la chiesa e qui a Budva abbiamo (5 minuti di traghetto-ogni 15 min) l’isola di San Nicola.

Alba a Budva
Budva alba sulla cittadella

..come un libro da sfogliare

La costa del Montenegro è come un libro da leggere. Ogni suo villaggio e le piccole spiagge rappresentano una pagina da sfogliare.  E questo è un po’ il mio modo di viaggiare, scoprendo i posti senza programmare troppo in anticipo. Senza l’assillo di dover vedere tutto; è un viaggio e non una corsa.  E’ una cosa che ho assimilato con il tempo ma non ho mai viaggiato per vedere i posti ma per stare bene. E cosi tra un bus e qualche passaggio in auto sulla via di ritorno mi sono imbattutto nella bella spiaggia di Jaz (15 min di bus da Budva), ideale per le famiglie, ampia, sabbiosa , acqua cristallina tutti ottimi ingredienti ai quali ho aggiunto un’insalata greca che per me è un toccasana. Per chi vuole un po più di vita comunque la scelta c’è, non disperatevi, Mogren, Becici, Slovenska Plaza sono tutte spiagge attorno a Budva raggiungibili a piedi.

esplorare il montenengro a kotor la città dei gatti
Kotor è la città dei gatti

Kotor è la città dei gatti

Dopo 3 giorni però arrivò il  tempo come si suol dire di levare le tende e dirigersi verso la baia di Kotor per vivere la parte più bella di questa avventura. La Baia di Kotor un fiordo norvegese nel mediterraneo. Qui madre natura nei secoli passati ha offerto protezione alle popolazioni locali contro le scorribande di Turchi e invasori vari, ma le stesse montagne a ridosso del mare ora invece ne impediscono lo sviluppo edilizio come a Budva lasciando il paesaggio quasi intatto. Il viaggio da Budva in bus (passando dall’aeroporto di Tivat) dura poco più di un’ora.  Avrei dovuto fare 2 giorni in questa città ed invece ne ho fatti 5 ed ho fatto fatica a staccarmi. (tra l’altro trovai un piccolo appartamento davvero carino in centro). Non sono avvezzo ai consigli su dove dormire e mangiare che ritengo scelte prettamente personali ma se posso spendere una parola, mi sono trovato davvero bene in questa piccola via con un bar adiacente , un classico Old Town Pub con musica live e un’enoteca dove assaggiare cozze e buon vino .Insomma dopo una giornata a camminare in giro (a Kotor per salire al forte sono 1300 gradini) fare 10 mt per gustarsi la sera non è da disdegnare. C’erano i Pink Floyd quella sera e le loro note arrivarono nella mia camera mentre riposavo come un invito irruninciabile. Venezia qui è nell’aria con le sue mura poderose tant’è che tutt’oggi nella città lagunare esiste ancora l’espressione “Te me costi come i muri de Cattaro“. A Kotor ci sono tanti gatti con il loro museo e tutti dormono tranquillamente, non gli interessa proprio niente dei rumori e della musica              

1300 gradini verso il cielo

Sarò molto breve per descrivere la mia prima giornata che fu veramente straordinaria: Prendete un motoscafo  a mezzogiorno (30 euro) e fate tutto il giro della baia. Avrete un’isoletta costruita da dei pescatori 500 anni fa, una base di sottomarini della ex Jugoslavia e un’isola disabitata dove ai tempi del Duce noi italiani internavamo i prigioneri   . Dopo di chè al ritorno dal centro della città salite i 1300 gradini per arrivare al forte abbadonato e godervi un tramonsto staordinario su tutta la baia. 
Montenegro forte di kotor
Tramonto sulla Baia di Kotor

Nel cuore del Montenegro

Me li sono gustati proprio questi primi 3 giorni nella Baia, ma questo piccolo paese ha troppe altre attrazioni tutte li a portata di mano da cogliere come una mela sull’albero. E cosi alle 7 del mattino sono li pronto ad attendere il bus con una guida per una giornata che si concluderà dopo 15 ore sul letto della mia camera esausto, sereno e felice.

Vi avevo detto che le strade in Montenegro sono panoramiche; guardate qui! Un drink appoggiati guardando la valle filosofeggiando sulla vita (avevo appena perso il lavoro) fu quasi inevitabile. Alla salute 🙂 Il fatto di aver perso il lavoro mi consentì anche di stracciare il biglietto di ritorno verso Milano e continuare questo viaggio. Non tutto il male viene per nuocere.

Lago di slano
Lago di Slano punto panoramico

 Arrivando perciò di prima mattina  vicino alla città di Niksic. Sembrano tanti laghi con isolette ma in realtà è uno solo. Un lago artificiale dalle acque blu. Devo dire che Giove Pluvio mi è stato davvero amico però. Non una nuvola in cielo. Proseguimmo dopo questa doverosa sosta verso sul fiume Tara per attraversare il suo canyon a Zabljak, un ponte in cemento armato quindi niente di particolare dal punto di vista architettonico ma dal quale si può osservare magnificamente la profondità del canyon. Per trovare un canyon più lungo dovrete andare nel Grand Canyon sul fiume Colorado oppure su Marte; spero di avervi reso l’idea.                       

Un tuffo nel Lago Nero

Ma l’evento più atteso per me doveva ancora arrivare. Dopo un buon pranzo in compagnia dei miei compagni di avventura giornalieri. (in fondo è bello condividere emozioni con delle persone che sai che al 99,99% non rivedrai mai più ma che per un giorno sono i tuoi migliori amici) arrivammo camminando ai 1450 mt sul mare del Lago Nero nel Parco Nazionale del Durmitor. Stupefacente…guardate qui sotto. Non penso servano altre parole. 

Esplorare il montenengro: il lago nero
Il Lago Nero

In una giornata del genere  poi non poteva mancare la ciliegina sulla torta. Il monastero di Ostrog: al di là di ogni discorso religioso osservandolo è quasi obbligatorio chiedersi ma come gli sia venuto in mente di costruire un’opera del genere nel 17esimo secolo. Potere delle religioni è vero (la storia narra del vescovo Basilio apparso in sogno ad un monaco) ma qui si è trattato di ficcare (nel vero senso della parola) un monastero all’interno della  parete verticale di una montagna. Ci si arriva dopo una lunga salita (ovviamente panoramica, siamo in Montenegro)

Ore 22: sono sul mio letto disteso. Un mezzo sorriso mi spunta guardando il soffitto; sono contento davvero e non perché ho vissuto una splendida giornata ma perché sono consapevole che tra 10 anni ricorderò questi momenti. Ora però scendo giù  per una birra, me la merito….stasera suonano di Depeche Mode!

Informazioni utili

Voli : Da Roma e Milano a Podgorica(Wizzair) e sorbole da Bologna aPodgorica (Ryanair)

Traghetti: da Bari a Bar (sud di Petrovac)

Dormire a Petrovac : https://www.apartmentsviktorija.me/it-it chiedete a Vitkorja per qualsiasi info o per transfer da Podgorica (35 euro) vi aiuterà sicuramente.

Stazione Bus Budva: ci sono più 20 destinazioni. Sulla strada principale  trovate invece dei minibus che vi poteranno verso Sveti Stefan o spiagge come Jaz. (1,5 euro