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Scegli tu dove andare

La suddivisione in 3 distinte categorie di luoghi tra Italia , Europa e resto del mondo è fatta semplicemente per  facilarti la lettura.

Prima vengono le sensazioni ed emozioni, poi le informazioni.  E quello che ho sempre cercato di raccontare nei miei articoli e di far arrivare a chi legge. I lugohi sono  un mezzo (o un ingrediente per quanto principale ) e non il fine di un viaggio. Il vero fine di un viaggio è il proprio benessere.  Viaggia , non farti portare. Sii il protagonista delle tue scelte

Romantica Boemia : 5 giorni oltre Praga

Romantica Boemia: 5 giorni oltre Praga

Ci sono regioni sparse negli angoli della vecchia Europa che per un motivo o per l’altro hanno varcato i confini nazionali e sono rimaste nell’immaginario collettivo ispirando viaggi ed itinerari. Forse l’esempio più lampante è la Cornovaglia.  Poco sappiamo sull’appellativo delle altre contee inglesi eppure questo lembo estremo del Regno Unito riesce a sconfiggere i pregiudizi sul cattivo meteo della terra di Albione.

E in questo ristretto club  vorrei includere altre regioni: l’Andalucia dal caldo inverno in Spagna, la Bretagna e la Loira con i suo castelli fiabeschi  in Francia , la Sassonia in Germania salendo fino alla Lapponia in Finlandia. Regioni quasi onomatopeiche la cui pronunzia stimola l’enzima della voglia di viaggiare zaino in spalla. Ed io ci metto pure la Boemia.

Provate a dire “ questa estate sono andato in Boemia” invece di “Repubblica Ceca”  se qualcuno ve lo chiedesse; risuonerebbe diversamente  alle vostre orecchie  e ancora di più al vostro interlocutore. Nessuna regione sta nel cuore della mappa del vecchio continente  come la Boemia. Contraddistinta dalla presenza di una delle città più visitate al mondo come Praga che ne calamita l’attenzione  eclissando  tutta l’armonia delle sue colline e dei suoi castelli sparsi  intorno, la Boemia è molto di più.

Dalle sue terme di Karlovy Vary , alla storica Plzen famosa per le sue birre ed infine alle verdi colline del sud. Ed è qui che mi sono diretto per rivedere  dopo quasi 20 anni uno dei gioielli più splendenti di tutto il vasto territorio  che una volta stava al di la della cortina di ferro: Cesky Krumlov.  Ho volutamente escluso Praga per dedicarmi e tornare sulle tracce di un mio viaggio in treno che feci per raggiungere il Baltico dall’Ungheria nel 2005 quando il mio smartphone era una cartelletta di fogli con gli orari delle ferrovie di tutti i posti da attraversare. Quant’è facile viaggiare ora!

Cesky Krumlov

Talmente bello da sembrare irreale questo borgo ha tutti i crismi per poter sembrare d’esser uscito dalla matita di Walt Disney o dalla penna di Hans Christian Andersen.  Un borgo completamente decorato con le sue stradine acciottolate,  incastonato nell’ansa di un fiume che scorre in una vallata dominata da un poderoso castello, nel quale addirittura  vivono anche degli orsi!!! A questo borgo ho dedicato 3 notti (anche perché non avevo voglia di correre) arrivando in bus da Praga in una soleggiata giornata dell’agosto di 3 fa mesi con quella sensazione che ti pervade ascoltando la tua playlist ed osservando fuori  dal finestrino  dolci colline percorse 20 anni orsono cercando di convincermi che non siano passati così velocemente.

Un ostello sul fiume

Hostel Marlin: La scelta di questo simpatico ostello è dipesa esclusivamente da un fatto. Quel suo balcone in legno che si affaccia direttamente sul fiume.  Non appena ho visto questo luogo ho immaginato colazioni e tramonti da godendomi la luce dell’alba e del tramonto con un buon caffè e la Lonelyplanet appoggiata sul tavolo. E manco farlo apposta c’era una caffetteria (l’unica) Italia.  E’ cosi fu. Dopo aver fatto il checkin, gettato lo zaino sul letto , mi sono fatto un bel caffè e mi sono seduto guardando il fiume.  Perché un viaggiatore solitario  ha bisogno di questi momenti, gesti  L’arrivo in questo luogo mi mise subito di buonumore cancellando quel sottile velo di malinconia perpetrato durante il viaggio in bus.

Un castello con gli orsi

Imponente. Costruito nel XIII secolo su uno sperone roccioso per volere della potente famiglia Rosenberg  , si sviluppa su un’area di oltre 7 ettari all’interno dei quali sono accolti ben 40 edifici, 1 giardino e 5 cortili.  Durante la sua plurisecolare storia passò poi sotto la proprietà di altre 2 famiglie nobili come gli Eggenberg e gli Schwarzenberg che ne diedero l’aspetto attuale in stile barocco. 

Quest’ultimi però dovettero scappare negli Stati Uniti nel 1939 per sfuggire alle persecuzioni nazisti e videro confiscato il castello insieme a tutti i loro beni immobiliari nel 1947 dallo stato cecoslovacco con un’apposita legge (Legge Schwarzenberg).  Nel fossato del castello sono allevati e vivono degli orsi sin dal XIV secolo . La ragione risale ad una “parentela” vantata  con la famiglia Romana degli Orsini

Il castello merita davvero una giornata completa per la visita sia per la visita degli appartamenti (visita guidata in inglese- Tour nr 1 Rinascimentale) che si concludono con la stupefacente sala da ballo che fu decorata in soli 6 mesi da un artigiano con curiosi dipinti allegorici. Vi giuro che nei miei 25 anni di viaggi è una delle più belle mai viste. La stessa sala si collega poi tramite un corridoio sospeso coperto (visibile anche dal centro del villaggio) ad un luogo più unico che raro al mondo.

Il Teatro Barocco: costruito completamente in legno nel 1680 ed è arrivato intatto al 100% ai giorni nostri con le scenografie , macchine e costumi originali e perfettamente conservate. L’unico altro esempio sopravvissuto fino ai giorni nostri  ancora presente in Europa si trova ad Drottningholm in Svezia.  Tutti gli altri sono rimasti vittima di incendi dovuto all’uso di candele per l’illuminazione. Questo teatro è veramente stupefaciente. Durante la visita guidata vengono ancora mostrate in azione le macchine per gli effetti speciali e come vengono cambiate le 13 scenografie originali in pochi secondi.

Sostanzialmente potete dividere la visita in 4 parti seguendo questo ordine: Appartamenti reali (10 circa), teatro barocco (ore 13), Giardini e la Torre  con una sosta nel piccolo bar situato dopo il teatro che gode di una vista spettacolare sulla paese.

Per le vie del borgo

Abbandonato il castello qui il discorso si fa ingarbugliato. Un dedalo di vie più o meno strette e decorate. Non troverete un metro di asfalto. Ma la matassa si sbroglia facilmente; perdetevi tra le sue stradine e vi ritroverete facilmente. Se non ci credete guardate il mio video qui sotto!

Fondamentalmente il punto di partenza è la piazza centrale (Namesti Svornosti letteralmente piazza dell’Armonia) con la sua pianta quadrata circondata da casette colorate con al centro la Fontana della peste (1716) dove come potrete facilmente intuire si trova anche il Municipio con la sua facciata decorata dagli stemmi degli Eggenberg e Schwarzenberg e il Museo delle Torture. Il mio itinerario poi prosegue verso la Chiesa di San Vito attraversando poi il punto più verde di Cesky Krumlov. Il parco adiacente il fiume. Qui l’atmosfera si fa veramente graziosa.

Lungo le vie della Vltava  troverete una serie  di bar e ristorantini ma se volete proprio assaggiare della carne come si deve c’è un solo nome:  Krcma Svaltava. Ci andai 18 anni e fa e per ricordarmelo ancora qualcosa vuol dire.  Ricordatevi però di prenotare altrimenti difficilmente troverete posto. Sarete pervasi quando entrerete e il profumo della carne sul camino salirà per le vostri narici. Se non ci credete guardate il il video dal mio canale Youtube.

Cesky Kurmlov: la piazza centraleDCIM100GOPROGOPR7862.JPG

Monastero dei Minoriti:Situato quasi di fronte al castello , con un gradevole giardino . Fondato nel 1350

Museo Egon Schiele: controverso e discusso pittore visse qui per diversi anni. Famoso o famigerato a seconda di come lo si voglio interpretare per le sue opere di una sessualità cruda, spesso raffiguranti corpi contorti e autoritratti.

Museo del commercio (Museum Obchodu): In questo piccolo museo praticamente vi sembrerà di entrare in una merceria di inizio 900 con un commesso vestito di tutto punto. L’ingresso è gratuito

Latran: Il centro storico di Cesky Krumlov è diviso in due parti collegate dal Ponte Labenizcky:Latran è la parte che si trova a sinistra del fiume dal lato del castello , dove viveva la servitù .  Partendo dal ponte salirete fino al castello o proseguirete fino alla zona dei birrifici. Un universo di colori e decorazioni alle quali non potrete rimanere indifferenti.

Uno dei cortili del castello

Le birre a Cesky Krumlov: Per chi ama la birra questa nazione è una sorta di terra promessa , forse l’unica che si può paragonare al Belgio. A Cesky Krumlov la tradizione della birra risale al 1250 ma fu con i lavori idraulici del 1561 che fu resa disponibile un’acqua potabile di migliore qualità che viene usata tutt’oggi.  Il birrificio Eggenberg e lo storico birrificio di Cesky Krumlov  situati lungo il fiume placheranno la vostra sete.

La stupenda sala da ballo del castello

Cesky Budejovice

Ammaliati dalla bellezza di Cesky Krumlov questa città con la piazza più grande della Repubblica Ceca potrà sembrarvi un po anomina ma in realtà è anche un buon punto di appoggio per alcune escursioni interessanti. La piazza (dove purtroppo permettono ancora alle auto di girare) con un bellissimo municipio  in stile rinascimentale del  1555 e ristrutturato poi in stile barocco nel 1731   è la più grande della Repubblica Ceca (133 mt per lato) ed attorno ad essa si svluppa un labirinto di viuzze strette e tortuose che insieme alle due torri medioevali e il canale Mlynska Stoka invitano a piacevoli passeggiate

Questa città è ’ la patria della birra Budwar che non è altro che il marchio originale della Budweiser (Budweis è il nome tedesco di Buejovice) con cui sono in causa da altro 100 anni in quanto dal XIX sec i fondatori della fabbrica di birra statunitense Anheuser-Busch apposero il marchio Budweiser sulle loro bottiglie (Il nome Budvar era evidentemente sinonimo di buona birra). Una visita alla fabbrica della birra che si trova a 3 km dalla piazza è doverosa se vi siete fermati in questa città (portatevi un maglione perché in alcune sale fa freddo).

Dopo 3 giorni a camminare però i miei piedi cominciavano ad arrancare e così ho oziato un po per le vie del centro baciato da un sole spaccapietre. Essendo domenica non c’era un gran che (qui  già molti negozi chiudono al sabato pomeriggio) e dopo una bella mangiata all’ex mercato centrale il Masne Kramy  con goulash e scarpetta  prima di tornare in Italia me ne sono andato a visitare il castello bianco di Hluboka nad Vltava.

Hluboka Nad Vltava

Non avevo mai visto un castello bianco: spinto dalla curiosità e dalle foto il lunedi mattina prima di tornare a Praga presi un bus in direzione di questo villaggio. L’aspetto originale lo dobbiamo  a Joahn Von Schwarzenberg che nel 1840  di ritorno da un viaggio in Inghilterra con la sua consorte ne ordinò la ristrutturazione seguendo lo stile del castello di Windsor.   Un pezzo di Inghilterra vittoriana nel cuore della Boemia . La costruzione ha indubbiamente il suo fascino e sembra la metà perfetta per incorreggibili romantici. La vista di 11 torri bianche fa veramente effetto. Devo aggiungere anche che gli appartamenti interno non sono da meno con le loro pareti in legno finemente intarsiate e i soffitti a cassettoni. Purtroppo non è possibile fare foto ma la visita guidata fu veramente dettagliata e sono stati  10 euro spesi bene.

Il castello era di proprietà come quello di Cesky Krumlov degli Schwarzenberg ai quali fu sottratto nel 1947 . Negli elementi decorativi ricorre infatti il loro macabro stemma: un corvo che gli occhi a un turco, un’immagine che stride con il carattere romantico dell’edificio.

Per completare il viaggio

Se proprio vi avanza tempo e  volete proprio rendere indimenticabile il vostro viaggio e calcare la mano col fiabesco ecco alcune chicche nei dintorni di Praga:

Castello di Karlsteijn(1348): la gita più classica fuori Praga (30 km)e anche la più gettonata. Quindi fate voi.  Si vanta a buon titolo di essere il più bel castello della Repubblica Ceca. Abbarbicato su un sperone di roccia prominente sul fiume Berounka  fu costruito infatti come sistema difensivo. Al castello si accede  (dopo una camminata in salita di 20-30 minuti) solo tramite una visita guidata in inglese.Usciti dal castello una passeggiata tra le vie del paesino completerà la vostra giornata. Si arriva in treno dalla stazione di  Praga-Smichov

Castello di Konopiste: fu il castello dell’Arciduca Francesco Ferdinando il cui assassinio diede il via alla I Guerra Mondiale. L’arciduca lo acquistò nel 1887  e testimonia le sue grandi passioni. La caccia (si narra che uccise fino a 300mila animali) e  San Giorgio .  All’interno dei suoi giardini viene allevato poi un rara specie di orso: l’Himalayano caratterizzato da lunghe orecchie.

Kutna Hora: nel suo periodo di massimo splendore questa pacifica cittadina rivaleggiava con Praga.  Questa città ora Patrimonio UNESCU fu la sede della zecca reale nel 1308 quando Venceslavo II chiamò dei maestri artigiani fiorentini per la coniatura delle monete. Se non avete paura del macabro visitate l’ossario di Sedlec. Qui le ossa di 40000 persone furono usate per creare delle composizioni artistiche.

Come arrivare

CESKY KRUMLOV/CESKY BUDEJOVICE: Dall’Aeroporto di Praga prendete lo  Shuttle Bus (5 euro) che vi porterà direttamente davanti alla stazione centrale di Praga (platform 4) e da qui con Flixbus (scariate l’app e prenotate direttamente) prendete il bus per Cesky Krumlov e/o Cesky Budejovice.  Flixbus è un po la Ryan Air dei viaggi in bus e permettere di raggiungere più facilmente città non servite da aeroporti.

HLUBOKA NAD VLTAVOU: dalla stazione dei bus di Cesky Budejovice situata sopra il centro commerciale Albert partono  i bus diretti (30 minuti)

Il Tour de France 2024 sulla strade della Via Romagna

La via Romagna : storia e sapori sulle strade del Tour de France 2024

C’è un ricordo affettivo e indissolubile che mi lega a queste terre della Romagna e che in un certo senso ha segnato la mia vita. Risale al 1995 quando da giovane teenager pochissimi giorni dopo aver preso il diploma di maturità in ragioneria partii per la mia prima vacanza con gli amici. E dove avrebbero potuto andare dei ragazzi Italiani   senza un cellulare nell’era in cui internet era una chimera a 56 k  di velocità? Riccione. Fu proprio qui che comprai il mio cappello in una bancarella per 50mila lire   senza sapere che mi avrebbe poi accompagnato nel resto della mia vita attraverso 65 nazioni.

Tour de France 2024

E dopo 28 anni quando sto per tagliare la boa del mezzo secolo di vita mi sono trovato a celebrare un evento storico proprio in queste terre. La Grand Depart del Tour de France 2024 il terzo evento sportivo al mondo dopo le Olimpiadi e i Mondiali di calcio che per la prima volta nella sua ultracentenaria storia partirà dall’Italia giungendo a Rimini al termine della prima tappa per poi partire da Cesenatico il giorno dopo incrociandosi su uno dei percorsi più belli e variegati d’Italia: La Via Romagna.

Io sullo sfondo e Bernard Hinault alla presentazione del Tour 2024 a Misano

Durante l’Italian Bike Festival che si è tenuto a Settembre  sulla Riviera Romagnola ho avuto il piacere di essere invitato alla seconda edizione European Media Cycling Contest insieme a diversi giornalisti e creators per la presentazione  delle 3 tappe Italiane del Tour  con la partecipazione di un monumento del ciclismo: Bernard Hinault, l’ultimo degli eroi capace di vincere ovunque a cavallo tra gli anni 70  e  80 . Tre tappe da Firenze, Cesenatico e Piacenza per celebrare il Bel Paese  e le terre dei suoi campioni vincitori del Tour: Bartali, Pantani e Coppi

L’evento si è svolto sul circuito di Misano Adriatico con Simona Ventura come madrina d’eccezione  per poi percorrere la parte finale della prima tappa insieme a questa leggenda vivente da Cesenatico fino a San Marino.  E’ stato  difficile non fissarlo in certi momenti avendo la consapevolezza di aver di fronte un uomo fuori dal comune. Immaginatevi di aver avuto di fronte un Maradona della bici. La curiosità di chiedersi cosa avesse dentro quell’uomo al di la delle doti fisiche viene naturale.

Che cos'è la Via Romagna?

La Via Romagna è un magnifico itinerario cicloturistico ad anello (Il primo in Italia permanente) che si estende per 460 km . Un misto di sensazioni  tra la salsedine dell’aria delle località balneari lungo la costa e i profumi e silenzi di  borghi, castelli, vigneti e foreste  dell’entroterra su stradine secondarie e filanti sterrati dal piacevole e scrocchiante suono   sotto le ruote  che gli amanti di questo sport conoscono benissimo.  Voglia di gravel a tutto spiano!!

Il percorso essendo ad anello vi permette di scegliere comodamente il punto di partenza più comodo . Si estende dal punto più a nord  rappresentato dalle Valli di Comacchio un’ambiente salmastro formatosi in seguito all’estinzione del ramo principale del Delta del Po dopo il terremoto di Ferrara del 1570 e da successive opere di bonifica  per passare nel raggio di pochi km all’antica capitale dell’Impero Romano: Ravenna . Non a caso è la seconda città d’Italia per estensione dopo Roma ,custode di capolavori Bizantini come la stupefacente  cripta sommersa della Basilica di San Francesco . Oppure deviando leggermente visitare la città più ciclabile d’Italia: Ferrara capace di rivaleggiare con Firenze in età rinascimentale.

Questa insieme a tutta la parte più pianeggiante è quella adatta a tutti anche per semplice escursioni giornaliere.  Ma la Via Romagna è in percorso che racconta tutto il suo territorio, la sua storia, la sua cultura ,la sua enogastronomia. (potete scaricare l’intero percorso e costruirvi il vostro viaggio scaricando il file gpx sul mio canale Telegram ) accompagnandolo anche tramite una serie di servizi come i 29 bike hotel del consorzio Terrabici.

Parliamo di un percorso che tocca 30 comuni e 20 luoghi tra borghi, rocche e castelli passando da luoghi dove la natura predomina come il Parco delle Foreste Casentinesi a cavallo dell’Appennino Tosco-Emiliano   premiato con la “Green List”  IUCN (International Union for the conservation of Nature) nel 2021 una sorta di Nobel per la Natura. Queste foreste in autunno sono diventano poesia. Un paradiso gravel 

Borghi e castelli sul percorso

Tra gli innumerevoli borghi  vi segnalo i seguenti:

Rocca di San Leo

 Sospesa tra cielo e terra nella sua storia millenaria la Rocca di San Leo
Una prima fortificazione fu costruita da Romani fu oggetto di contese e guerre fino al 1441 quando fu costruito il forte. Da qui si gode una incredibile vista fino al Mare Adriatico.Sicuramente una delle stupefacenti opere di architettura militare con il suo sperone roccioso proteso nel vuoto.

Rocca di San Leo
Rocca di San Leo

Repubblica di San Marino

 La Serenissima Repubblica: il Titano è la repubblica più antica del mondo. Le sue origini infatti risalgono al 301 DC ed incredibilmente è riuscita a mantenere la sua indipendenza fino ai giorni nostri grazie alla sua neutralità. Persino durante la seconda guerra mondiale offrì rifugio a 100mila solda durante il passaggio del fronte della Linea Gotica. Una tappa tra le sue mura è una salto nella storia. E’ la sensazione di entrare in un piccolo regno millenario.

San Marino
San Marino..trova l'intruso?

Sant'Arcangelo di Romagna

Romagna pura. Nessun borgo forse interpreta lo spirito romagnolo come Sant’Arcangelo di Romagna con la sua bellissima piazza Ganganelli e l’Arco di Clemente IV . Da qui passera il Tour l’anno prossimo. Oltre  troverete un mondo sottorraneo caratterizzato da ghiacciaie, granai e segrete vie di fuga. Il borgo fu fondato intorno all’anno mille periodo al quale fa riferimento l’antica Porta del Campanone Vecchio dalla quale si entrava tra le mura. 

Piazza Ganganelli a Sant'Arcangelo di Romagna

Pennabili

Il punto più a sud della Via Romagna. Immaginate un borgo in cima ad una collina circondato da campi e alberi che si scorge alla vostra vista in lontananza mentre pian piano vi avvicinate pedalando.  Un sorriso spunterà sul vostro viso . Per il resto dovrete solo entrare e godervelo; Pennabili è il borgo cantato da Tonino Guerra con la sua cattedrale di San Leone risalente al 500

Pennabili "La processione dei Giudei"

Brisighella

Brisighella è un borgo tra i più belli e particolari perchè si adagia ai piedi di 3 pinnacoli rocciosi sui quali sono stati costruiti la Rocca del XV sec, la Torre dell’Orologio e il Santuario
🍁Dove si trova? Nella Valle del Lamone al confine tra Emilia-Romagna e Toscana.
🍁Camminate  tra le vie del borgo tra strade coperte e sopraelevate come la Via degli Asini  chiamata così perchè un tempo dava riparo a questi animal

Brisighella la Via degli Asini foto di @Pradelliirmo

Porto Canale Leonardesco

A Cesenatico a pochi metri dal museo di Marco Pantani (dove potrete anche ammirare i quadri di Marco e se capita conoscere la madre , la Sig.ra Tonina) caratterizza il centro storico di Cesenatico con le sue imbarcazioni a vela , il museo della Marineria e l’ottocentesca pescheria. Difficile non essere tentati da un delizioso pranzetto in uno dei locali lungo il canale.

Cesenatico
La mia biga al Porto Canale Leonardesco

Bagno di Romagna

Bagno di Romagna: e non potevano mancare le terme. La località più estrema di questo itinerario Un piccolo borgo incastonato nell’appennino Tosco-Emiliano nel Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi  uno dei parchi più belli d’Italia quando si parla di foliage  . Le sue acque termali che scorrono a 45 c permettono di viverla e di rilassarsi all’aperto 12 mesi all’anno.

Terra del Sole

Nell’entroterra romagnolo sorge questo borgo esempio di architettura militare del 500. Voluta da Cosimo de Medici a difesa dei confini con lo Stato Pontificio le sue mura che si sviluppano attorno conserva tutt’ora l’aspetto di città fortezza con i palazzi disposti simmetricamente che ne fatto un perfetto esempio di architettura militare.

Pianta della città

Rocca Malatestiana di Verucchio

Nota come Rocca del Sasso è una delle più grandi e meglio conservate fortificazioni malatestiane:  situata sul punto più alto del Sasso di Verucchio in Valmarecchia fu costruita da Sigismondo Malatesta nel 1449, permette la vista di un panorama che spazia dall’Adriatico alle più alte vette del crinale appenninico.

Rocca Malatestiana

Dormire in Riviera

C’è un elemento inconfutabile a mio avviso che ha caratterizzato il turismo in Romagna a cavallo del nuovo millennio. La capacità di sapersi adattare alle esigenze del mercato che non sono altro che i desideri della gente. Perché la gente vuole andare in vacanza. Una vacanza in Romagna non è più solo locali, spiagge e discoteche ma anche relax e attività  per famiglie e amanti dello sport come il nuovissimo Club del Sole di Riccione. Un nuovo concept  di hospitality che va oltre il camping. Non parliamo più di campeggi ma dei veri è propri villaggi come se fossero dei piccoli borghi con le loro stradine dotati di tutti i comfort e servizi .  La sensazione è quasi quella di vivere in un piccolo paesino.

Ho avuto il piacere di soggiornare al Lungomare Bike Hotel di Cesenatico una splendida struttura a conduzione familiare sul mare a misura di ciclista con un’attrezzata e capiente bike room capace di ospitare oltre 100 bici, spa e piscina riscaldata.

Come arrivare al Ghiacciaio Fellaria

Trekking al Ghiacciaio Fellaria

Una giornata che ricorderete

Era da tanto che volevo farlo ed ora sono felice di raccontarvi questa mia esperienza. Per passare giornate straordinarie tra le montagne di Lombardia  se ne possono indicare molti di posti bellissimi  ma uno è salito alla ribalta sopra di tutti negli ultimi anni ed è di costui che parleremo in questo articolo. Il ghiacciaio Fellaria e come arrivare.

Guarda qui il video del percorso completo

Clicca e guarda il percorso (puoi usare anche la visione velocittazata ora su Youtube) per renderti conto della reale difficoltà e scarica poi la traccia dal mio canale Telegram

Il Ghiacciaio

Questo gigante freddo che ansima sempre più sorge a 3500 metri in Valmalenco sull’Altipiano del Fellaria e scende verso 3 direzioni: il Ghiacciaio Palù che scende dal lato svizzero ed è visibile anche prendendo il Trenino Rosso del Bernina nel tratto tra Poschiavo e Sankt Moritz e il Ghiacciaio Fellaria diviso tra Est e Ovest dal Sasso Rosso; una volte le due lingue si riunivano verso la fine  . Ed è il lato est di questo ghiacciaio che è salito alla ribalta negli ultimi anni. Uno di quei luoghi  dove ti siedi ad ammirare e fai fatica ad andartene.

Il suo ritiro progressivo ha formato un lago glaciale dagli aspetti chiaramente islandesi e aggiungo io personalmente anche sudamericani se pensiamo al Perito Moreno.

Questo lago adagiato su una conca morenica si è formato  e continua ad ingrandirsi negli ultimi anni portando alla ribalta social  la Valmalenco come la vicina Val di Mello con l’altrettanto famoso Bidet della Contessa, cristallino laghetto formatosi da una frana nel 2009.  Il motivo è dovuto essenzialmente al fatto che scende ad altitudini inusuali per un ghiacciaio, rendendolo così accessibile anche a chi non ha capacità particolari in montagna; 2600 mt è veramente basso se pensate che il passo dello Stelvio è a oltre 2700 .  A metà del 1800 periodo in cui è iniziato l’arretramento dei ghiacciai alpini scendeva addirittura fino a 2100 mt. A memoria solo il Ghiacciaio Montasio in Friuli Venezia Giulia scende a quote più basse (1920mt) favorito però dalla sua posizione in perenne ombra.

Ammira e contempla in silenzio la bellezza di Madre Natura

Come arrivare al Ghiacciaio Fellaria

Questa escursione è un trekking di 13 km  con un dislivello di 650 mt tra sentieri e torrenti e solamente nell’ultimo tratto verso il lago dovrete farvi largo  un po tra le rocce. (scarpe da trekking necessarie , abbigliamento adatto e guardate il meteo prima). Il periodo consigliato è da giugno a Settembre. A giugno troverete più ghiaccio ma le giornate sono più lunghe.

Si arriva ovviamente in auto e dovrete parcheggiare ai piedi della diga dell’Alpe Gera (impostate questo nome sul navigatore). Si paga un parcheggio giornaliero di 6 euro ma se proprio non volete spenderli trovate qualche posto prima. La diga tra l’altro è una delle più grandi d’Italia con un altezza di 160 mt superata solo dai 255 mt della purtroppo famosa diga del Vajont protagonista dell’immane tragedia del  9 Ottobre 1963.

Il percorso

Salendo sulla diga dovrete prendere il sentiero a sinistra  tenendo il lago  alla vostra destra mentre camminate  e non il contrario.  E’ importante scegliere la  direzione giusta da prendere all’inizio. Questo perché? Il lato opposto  oltre ad  essere più panoramico, facendolo di pomeriggio quando il sole illuminerà la valle renderà il tutto più magico. Sarà il vostro gran finale fidatevi.

Camminando per 3 km costeggerete tutto il lago fino alla fine e dai 2100 mt  salirete  ai 2401 dell’Alpe Fellaria dove troverete il Rifugio Bignami. Passato il Rifugio troverete un gruppetto di case di pietra e forse un bel cagnone nero quasi sicuramente sonnacchioso. E’ Bruno il cane di Stefano l’unico abitante dell’alpeggio fino a fine estate.

Dopo l’Alpeggio inizia il Sentiero Glaciologico Luigi Marson. Subito dopo aver attraversato un ponticello di legno che attraversa  il torrente adiacente all’Alpe Fellaria  girate a destra  Ci sono 3 sentieri: A-B-C. Dovete prendere il C  ma comunque seguite comunque la traccia gpx che potete scaricare dal mio canale Telegram.   Questo percorso vi poterà in circa 1 h 30 al ghiacciaio. 

Camminerete per un breve tratto sotto una grande parete rocciosa  attraverserete altri 2 torrenti di cui il secondo a monte di una spettacolare cascata. Dopo questo ponticello dovrete un pò farvi largo tra le rocce  salendo leggermente di quota nell’ultimo km ma poi verrete ripagati da una vista unica di fronte alla maestosità del fronte ghiacciato che si tuffa nel lago e dagli stambecchi che solitamente lo frequentano

Il paesaggio lassù

Ebbene la prima cosa che farete è camminare lungo il lato del lago per avvicinarvi  al fronte ghiacciato irrimediabilmente attratti o curiosi di verificare se siete arrivati davvero in un posto del genere. Una volta passato lo stupore e  rallentato il battito cardiaco sedevi e godetevi il paesaggio privo di vegetazione. Non so quanto ci sono rimasto forse un ora e mezza. Essendo estate c’è anche la possibilità di assistere a qualche crollo della parete. Ma essenzialmente il bello è sedersi su una roccia, osservare e magari  mangiarsi un panozzo. A proposito vi assicuro che il formaggio di Stefano all’Alpe Fellaria è tanta roba e scusate se ogni tanto “scrivo come magno”. Io me ne sono portato a valle quasi 1 kg e mezzo per 14 euro.

come arrivare al ghiacciaio fellaria

Il ritorno

Non sarà facile staccarsi da questa vista ma prima o poi dovrete invertire la rotta e tornare indietro. Per il ritorno attenetevi allo stesso percorso fino al Rifugio Bignami.  Scendete poi dal sentiero che troverete dietro al rifugio che vi porterà in basso   fino ai piedi della cascata  dei Geroni per delle foto spettacolari  e per poi continuare salendo fino all’Alpe Gembrè. E li troverete Laika con il suo padrone  un po meno pigra e più coccolosa di Bruno.  Questo lato del lago alterna tratti pianeggianti a saliscendi.  Proseguendo poi costeggerete tutto il lago  passando anche sotto un’artiglio roccioso in un tratto quasi poetico e vedrete dei colori stupendi nelle giornate soleggiate.

Informazioni utili

Dove Dormire: per esplorare la zona (bassa Vatellina , Val Masino, Val di Mello ) io dormo a Civo  da Jerry  al “Pergul” un belga che si è trasferito qui 29 anni e che affitta 3 appartamenti ristrutturati (circa 50 euro) e un’appartamento condiviso con letti a castello (15 euro circa) .  A disposizione anche un parcheggio ,  un’autorimessa per le bici e con una bella vista panoramica dai terrazzamenti.  Civo si trova sulla “Costiera del Cech” sopra Morbegno. Chiamatelo : 3382340343

Altri percorsi in Lombardia: sul mio canale Youtube potete vedere tutti i miei percorsi in bici e di trekking nella playlist Gite in Lombardia”

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Al Pergul , rustico ma piacevole

Oman..Perchè si?

Perchè andare in Oman

Quando ho intenzione di visitare una nazione la prima domanda mi pongo  è perché vorrei andare, cosa mi attrae  e non  solamente cosa vedere.  Voglio viverla e non dire ok ci sono stato.  E allora perché andare in Oman? Un sultanato dalle lunghissime  spiagge, aspre montagne , dune e paesaggi urbani armoniosi.

Per cercare di capire l’Oman bisognerebbe fare un salto indietro nel tempo ed esattamente al 24 luglio 1970 quando il Sultano Qaboos salì al potere deponendo il padre che fuggì nel Regno Unito e regnando poi per mezzo secolo fino alla morte. Fino a quel giorno l’Oman era un paese dove era ancora legale la schiavitù e aveva 10 …si ho detto 10 km di strade asfaltate. Più o meno la distanza che molti di noi hanno tra la casa e il posto di lavoro. L’Oman è grande come l’Italia. Provate a pensare al nostro paese senza asfalto!

Perchè andare in Oman
Muscat

L’Oman ora è un paese con un altissimo tasso di istruzione, strade e ospedali dove le donne studiano e lavorano e con uno dei più bassi tassi di criminalità al mondo. E ti chiedi come un uomo abbia potuto fare pian piano tutto questo negli anni giorno per giorno senza che a noi giungesse notizia . Qaboos ha regnato come monarca assoluto. Una condizione simile la si può trovare praticamente solo nella vicina Arabia Saudita dove però sono palesi le violazioni dei diritti umani. Questo ci dice che non sono le religioni che ci differenziano ma la mente delle persone.

In Oman non ci sono grattacieli; il Sultano Qabo0s che nei primi anni girava nei villaggi e parlava alla radio perché non c’era la  TV ha imposto un’altezza massima di 4 piani per non deturpare il paesaggio.  La sua costruzione più alta è la Grande Moschea Blu che il sultano fece costruire nel 2001 con 91 metri di altezza massima (6 in meno della Torre degli Asinelli a Bologna) Nella sua capitale Muscat le porte medioevali la sera venivano chiuse prima di lui.  

Ah l’Oman non è mai entrato in nessuna guerra!

Tiwi

L’ho girato in bus, in auto, a piedi e autostop.  Non ho mai avuto una sensazione di calma come girando questo paese. Sono passati quasi 10 anni da quel viaggio ma certe cose mi sono rimaste impresse e per questo ne vorrei parlare con voi.

 L’Oman è la sensazione che puoi uscire di casa  lasciando la porta aperte. L’Oman è armonia ammantata dal bianco delle sue costruzioni dagli abiti tradizionali i “disasha” . Giuro di non averne mai visto uno macchiato.

Sur Oman
Sur

Muscat

Strade perfette a doppie corsie, case basse e dipinte, prati verdi. L’impatto di Muscat è quello di un mondo ideale sereno e tranquillo dove la vita scorre lenta.  Benchè ci vivano un milione e mezzo di persone (su una popolazone nazionale di 2.9 milione) all’apparenza non sembra una città ma un grande paese amplificata dal fatto che non esistono costruzioni alte. Come nei nostri paesi dove la costruzione più alta è il campanile della chiesa qui è il minareto. Muscat infatti è un insieme di tanti paesi dispersi su una superficie di 1500 km quadrati (più di Roma)

Un aeroporto tirato a lucido come un’astronave e la benzina che costa circa 40/50 centesimi vi sembrerà subito il posto ideale per una vacanza itinerante alla scoperta di un paese posto  all’estremità di un mercanteggiante  e fiabesco mondo Arabo. Da qui infatti passavano le navi cariche di ogni genere dirette a Zanzibar e nelle Indie.  E da qui partivano anche le navi cariche di incenso destinate a  Roma e alla Grecia. La Strada dell’incenso (Patrimonio Unesco ) fu una delle più trafficate del mondo antico

Ma com'ero giovane!!!

Il mio viaggio di 8 giorni

Arrivai la mattina del 30 dicembre con il mio cappello che mi accompagna da 30 anni quasi  proveniente dalla Giordania e il primo luogo che si pose davanti alla mia vista sulla strada per Muscat fu anche il più appariscente : La Grande Moschea del Sultano (quartiere di Bashwar) che può ospitare fino a 20000 persone è qualcosa di ammaliante.  La terza al mondo per dimensione con la sua cupola d’orata e il minareto di 90 metri (la costruzione più alta in tutto il paese)  fu costruita per volontà del sultano a partire dal 1994 ed è inoltra l’unico luogo di culto islamico aperto ai non musulmani  a testimonianza della saggezza di quest’uomo. Non si è mai saputo il costo perché per Qabos si fa per Allah e non per gli uomini.

Mutrah e il suo tramonto

La visita alla città non può che partire dal suo quartiere centrale che è anche il luogo ideale per soggiornare per poi spostarsi con il taxi. Mutrah da il meglio di se al tramonto quando il sole cala dietro alle montagne  dorando le cupole delle mosche che si affacciano sulle Corniche il lungomare dove si affacciano palazzi d’epoca e minareti che corre lungo tutta la baia. E qui che lo ammirai dall’alto del forte di  Mutrah di ritorno dalla visita al Palazzo Reale.

Dopo un buon riposo il mattino seguente mi infilai un paio di scarpe da tennis e il mio cappello con l’entusiasmo di chi sta partendo alla scoperta. Il primo luogo da visitare al mattino è sicuramente il mercato del pesce dove i pescatori.  Piccolo e pittoresco . Qui si scarica il pescato della notte.  Osservare tutti questi uomini armati di enormi coltelli vestiti con i loro abiti tradizionali  dare colpi decisi sulle assi delle bancarelle mi diede la sensazione di tornare indietro nel tempo con questi gesti che si ripetono di generazione. Consumai le suole quella mattina facendo avanti indietro per le Corniche pensando tra me e me: “Sono a Muscat” (ed era pure l’ultimo dell’anno anche se non si festeggia )

Il Suq: il cuore pulsante. Un mondo coperto e colorato dove le tonache bianche degli omaniti risaltano ancora più. La parola d’ordine è perdersi ma non troppo. Così come la sensazione di voler comprare qualcosa ,un ricordo, un souvenir o qualcosa  di utile. Dopo un po di anni di viaggi però presi una decisione : presi tutti i souvenir comprati durante i miei viaggi e li misi in uno scatolone altrimenti avrei riempito la casa. Perciò mi limitai a guardare. Qui si trova di tutto: coloratissime spezie, oggettistica, abiti e cappelli (il Kuma per gli Omaniti). Situato a 1 km dal mercato del pesce è il più antico del paese. Costruito circa 200 anni fa con foglie di palma e fango per resistere alla alte temperature fu denominato Al Dahlam (buio in Arabo) per le strette vie che non permettevano alla luce solare tanto che si doveva procedere anche con lampade.

Il palazzo reale e la città vecchia

A 2 km da Mutrah percorrendo il lungomare si trova la città vecchia annunciata dalle porte che fino al 1970 venivano chiuse di sera. Qui si trova il palazzo reale Qasr Al Alam.   A guardarlo bene è sicuramente molto  meno appariscente dai dagli opulenti palazzi reali a cui siamo abituati in Europa.  Noterete infatti dalle foto che non è più alto di un palazzo di 3 piani. Costruito nel 1972 anche qui si nota la sobrietà di quest’uomo. I suoi marmi mi diedero la buffa sensazione di domandarmi che quantità immane di Mastro Lindo  avrebbero dovuto usare quotidianamente per tenerlo così luccicante

Verso Sur

Se arrivando in Oman ebbi la sensazione di essere arrivati ai limiti di un mondo arabo forse a Sur ci fui veramente. Uno di quei posti che non sai nemmeno che esistono. Una cittadina di pescatori con barch e colorate ferme su una spiaggia che fanno quasi da tribune a infinite partite di calcio tra bambini e ragazzi come le facevo io nel parchetto del mio paese in provincia di Milano. Un mondo senza playstation. Sur si trova a 200 km a est di Muscat. Ci arrivai in bus passando da una cittadina chiamata Ibra e sfiorando le sue maestose montagne. Quanto avrei voluto visitarle  (così come la città fortificata di Nizwah) ma avevo una settimana di tempo e come sapete sono contrario alla teoria del vedere il più possibile. Non dobbiamo timbrare un cartellino.

Sur è una  città attorniata da torri e castelli  ed è  fu il mio  punto ideale per affittare un auto (essendo da solo optai per una piccola Chevy cioè l’Opel Corsa americana)  ed esplorare i Wadi il Parco delle. Sur con i suoi ampi spazi vuoti ti da la sensazione di essere un punto di passaggio sulla crocevia di un lungo viaggio dove troverete greggi di capre vagare e brucare qualsiasi cosa possibile in una terra così arida.  Difficilmente troverete qualcosa da fare la sera quindi mettetevi l’anima in pace e preparatevi per delle bellissime escursioni.

Oltre Sur..ho affittato un'auto

Dopo aver passato la prima giornata camminando per le vie di Sur e lungo le sue Corniche mi armai del mio spirito di avventura e partii con la mia Chevy. Risalendo sulla cosa trovai dei graziosi villaggi Tiwi e Fins. Poche case bianche affacciate sul mare , lunghissime spiagge come quella di Fins dove l’unica preoccupazione è trovare qualcosa da mangiare che magari dovrai condividere con delle capre affamate.

Il Wadi Tiwi e il Wadi shab: Cosa sono i Wadi? Praticamente un salto nel Giurassico. Sembra di tornare indietro di milioni di anni senza la presenza umana.  Dei canyon scavati nella roccia da acque verdi e limpidissime che quando sono calme diventano della piscine meravigliose. Rocce levigate e acque meraviglio. Nuotando potrete passare anche sotto passaggi angusti quindi  fate anche attenzione.  Più che spiegarvele guardate le foto qui sotto.La cosa buffa è che in quella giornata incontrai  2 volte  un gruppi di Italiani di Avventure nel mondo. La prima volta nel wadi mentre la seconda volta  arrivarono in un ristorante indiano dove mi ero seduto  all’aperto da solo. Provate a pensare nel silenzio totale di una sera a Sur questo gruppo chiassoso?

La riserva Naturale di Ras al Jinz: Questa riserva  a 50 km da Sur è un santuario delle Tartarughe come la tartaruga Liuto che con i suoi 700 kg è la più grande al mondo.  Il periodo migliore per vederle è Settembre ma essendo il clime mite è possibile vederle tutto l’anno. Ci vuole fortuna però. Per vederle nidificare di notte parti alle 2 del mattino con la mia Chevy. Fu un viaggio avventuroso non tanto perché mi fermò la polizia ma perché può capitare che la strada che costeggia il mare viene inondata da corsi d’acqua che si rianimano dopo qualche temporale in montagna che sfociano in mare. Vi assicuro che un Suv è molto meglio in queste occasione per no vedersi l’acqua salire a livello delle ruote (infatti mi infilai con un certo timore dietro un suv che mi aprì la strada)

Quello che mi sono perso

Nizwa: Questa fu la mia lacuna , più delle notti nel deserto che avevo già affrontato in Giordania più sei Monti.  L’antica capitale dell’Oman è  una stupenda città fortificata situata nella zona più selvaggia dell’Oman ma che è raggiungibile anche in bus (non ci sono ferrovie in Oman anche se è in progetto un’alta velocità con Dubai)

Monti Hajar: il 20% dell’Oman è costituito da montagne e questa catena montuosa lo percorre per 600 km arrivando a superare anche i 3000 mt. Qui trovate il jabal Shams soprannominata la Montagna del Sole che è il punto più alto con i suoi 3075 mt e il  wadi an Nakhar, noto come il “Grand canyon d’Arabia”,

Mangiare e bere

Shuwa.  Quest ricetta richiede una lunga preparazione : si marina la carne con spezie, peperoni ed erbe per essere cotta in particolari forni per addirittura 2 giorni.

Mishkak. Spiedini di carne  marinati in salse e spezie come chiodi di garofano, cardamomo e salsa di tamarindo e poi cotti alla griglia.

Ruz al mudhroub. A base di riso bianco servito con del pesce fritto.

Arsia.  carne di agnello cotta con riso speziato.

Khubz. È il pane tipico degli arabi cotto su forni di argilla  a forma di campana rovesciata o di cilindro.

Mashuai. Un pesce arrostito servito con del limone.

Halwa.  E per finire il dolce classico dell’Oman Si prepara con zucchero, semola acqua di rose e un burro indiano aromatizzando con mandorle e cardamomo (insomma lo mettono spesso )

Bevande

Essendo un paese musulmano gli omaniti non consumano alcolici. Si beve il Laban un latte fermentato e salato e il Kawah un caffè forte aromatizzato con ? Cardamomo! Viene accompagnato con Halwa (un dolce) o Lokhemat (palline di farina aromatizzata)

Oltre il mio viaggio: antichi villaggi dell'Oman

Ci sono alcuni luoghi che per non aver avuto abbastanza tempo non ho potuto visitare ma sarebbe un delitto non segnalarveli. Imbattersi in questi villaggi è come fare un salto indietro nel tempo  e a guardare le foto sinceramente mi dispiace ancora di più non averli visti

Birkat Hal Mouz

Situato ai piedi della Montagna Verde “Jebel Akdhar” quindi il punto di partenza per le escursioni verso questo altopiano situato a 2000 mt. Il nome di questo villaggio significa “Vasca delle banane” in quanto è circondato da numerose piantagioni. Nel villaggio trovate una delle moschee  (Al Yaribaha )più antiche dell’Oman  e il Falaj Kathmain un antico sistema di irrigazione patrimonio UNESCO

Birkat (foto Nicoletta Vittori)

Hal Hamra

Uno dei più antichi villaggi dell’Oman con il suo centro abitato costituito da case con soffitti sormontati da travi di palme e fango e paglia

Al Hamra (foto Nicoletta Vittori)

Misfat al Albryyin

Continuando dopo Hamra  verso la catena montuosa del Jebel Shams oltre i 1000 mt trovate questo villaggio.  Pur potendo arrivare in auto bisogna lasciarla fuori viso che è un insieme di vicoli stretti. 

Misfat (foto Nicoletta Vittori)

Ibra

In realtà a Ibra ci sono stato perchè il bus da Muscat a Sur passa proprio da qui tra queste case. A Ibra trovate un luogo di culto veramente particolare: la moschea di Al Qablateen . Ha 2 Mirhab cioè le nicchie che all’interno delle moschee indicano la direzione della Mecca. Nelle moschee ce ne sempre una . La più antica  delle due mirhab è rivolta però  verso Gerusalemme in quanto la costruzione è antecedente al profeta Maometto (1500 anni fa)

Ibra (foto Nicoletta Vittori)

Fanja

Fanja è il primo che incontrate uscendo da Muscat.Si erge su un altura. Sembra un po tutto abbandonato ma è sicuramente suggestivo

Fanja
Fanja (foto Nicoletta Vittori)

Nizwa

L’antica capitale dell’Oman è stupenda città fortificata situata nella zona più selvaggia dell’Oman ma che è raggiungibile anche in bus (non ci sono ferrovie in Oman anche se è in progetto un’alta velocità con Dubai)

Monti Hajar

Monti Hajar: il 20% dell’Oman è costituito da montagne e questa catena montuosa lo percorre per 600 km arrivando a superare anche i 3000 mt. Qui trovate il jabal Shams soprannominata la Montagna del Sole che è il punto più alto con i suoi 3075 mt e il  wadi an Nakhar, noto come il “Grand canyon d’Arabia”,

...e il deserto?

Pensavate che me lo fossi dimenticato? Come si fa a fare un articolo sull’Oman senza il deserto.  In realtà non vi ho detto niente perchè non ci sono stato e quindi non sarei onesto se vi consigliassi cosa fare . Però potete consultare questo blog molto interessate di Nicoletta Vittori. Lei vive a Muscat e saprà consigliarvi.

Dove Dormire a..

Premesso che sono passati degli anni  dal questo mio viaggio vi posso solo segnalare le strutture dove ho soggiornato . Economiche e con una posizione centrale .

Muscat:  Mutrah Hotel Muscat 

Sur: Al Jumhour Hotel Apartments

Spostarsi in Oman

Il modo migliore per spostarsi in Oman è indubbiamente l’auto visto il costo irrisorio della benzina  (circa 50 cent al litro) . Se pensate di fare fuori strada ovviamente è preferibile un 4×4. Ma attenzione se la vostra auto è sporca sarete multati. Collegamenti in bus sono disponibili tra le varie città con la compagnia di trasporto locali ONTC

In Oman non esiste la ferrovia anche se è in progetto una linea veloce con gli Emirati Arabi

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