Perchè andare in Oman
Quando ho intenzione di visitare una nazione la prima domanda mi pongo è perché vorrei andare, cosa mi attrae e non solamente cosa vedere. Voglio viverla e non dire ok ci sono stato. E allora perché andare in Oman? Un sultanato dalle lunghissime spiagge, aspre montagne , dune e paesaggi urbani armoniosi.
Per cercare di capire l’Oman bisognerebbe fare un salto indietro nel tempo ed esattamente al 24 luglio 1970 quando il Sultano Qaboos salì al potere deponendo il padre che fuggì nel Regno Unito e regnando poi per mezzo secolo fino alla morte. Fino a quel giorno l’Oman era un paese dove era ancora legale la schiavitù e aveva 10 …si ho detto 10 km di strade asfaltate. Più o meno la distanza che molti di noi hanno tra la casa e il posto di lavoro. L’Oman è grande come l’Italia. Provate a pensare al nostro paese senza asfalto!

L’Oman ora è un paese con un altissimo tasso di istruzione, strade e ospedali dove le donne studiano e lavorano e con uno dei più bassi tassi di criminalità al mondo. E ti chiedi come un uomo abbia potuto fare pian piano tutto questo negli anni giorno per giorno senza che a noi giungesse notizia . Qaboos ha regnato come monarca assoluto. Una condizione simile la si può trovare praticamente solo nella vicina Arabia Saudita dove però sono palesi le violazioni dei diritti umani. Questo ci dice che non sono le religioni che ci differenziano ma la mente delle persone.
In Oman non ci sono grattacieli; il Sultano Qabo0s che nei primi anni girava nei villaggi e parlava alla radio perché non c’era la TV ha imposto un’altezza massima di 4 piani per non deturpare il paesaggio. La sua costruzione più alta è la Grande Moschea Blu che il sultano fece costruire nel 2001 con 91 metri di altezza massima (6 in meno della Torre degli Asinelli a Bologna) Nella sua capitale Muscat le porte medioevali la sera venivano chiuse prima di lui.
Ah l’Oman non è mai entrato in nessuna guerra!

L’ho girato in bus, in auto, a piedi e autostop. Non ho mai avuto una sensazione di calma come girando questo paese. Sono passati quasi 10 anni da quel viaggio ma certe cose mi sono rimaste impresse e per questo ne vorrei parlare con voi.
L’Oman è la sensazione che puoi uscire di casa lasciando la porta aperte. L’Oman è armonia ammantata dal bianco delle sue costruzioni dagli abiti tradizionali i “disasha” . Giuro di non averne mai visto uno macchiato.

Muscat
Strade perfette a doppie corsie, case basse e dipinte, prati verdi. L’impatto di Muscat è quello di un mondo ideale sereno e tranquillo dove la vita scorre lenta. Benchè ci vivano un milione e mezzo di persone (su una popolazone nazionale di 2.9 milione) all’apparenza non sembra una città ma un grande paese amplificata dal fatto che non esistono costruzioni alte. Come nei nostri paesi dove la costruzione più alta è il campanile della chiesa qui è il minareto. Muscat infatti è un insieme di tanti paesi dispersi su una superficie di 1500 km quadrati (più di Roma)
Un aeroporto tirato a lucido come un’astronave e la benzina che costa circa 40/50 centesimi vi sembrerà subito il posto ideale per una vacanza itinerante alla scoperta di un paese posto all’estremità di un mercanteggiante e fiabesco mondo Arabo. Da qui infatti passavano le navi cariche di ogni genere dirette a Zanzibar e nelle Indie. E da qui partivano anche le navi cariche di incenso destinate a Roma e alla Grecia. La Strada dell’incenso (Patrimonio Unesco ) fu una delle più trafficate del mondo antico

Il mio viaggio di 8 giorni
Arrivai la mattina del 30 dicembre con il mio cappello che mi accompagna da 30 anni quasi proveniente dalla Giordania e il primo luogo che si pose davanti alla mia vista sulla strada per Muscat fu anche il più appariscente : La Grande Moschea del Sultano (quartiere di Bashwar) che può ospitare fino a 20000 persone è qualcosa di ammaliante. La terza al mondo per dimensione con la sua cupola d’orata e il minareto di 90 metri (la costruzione più alta in tutto il paese) fu costruita per volontà del sultano a partire dal 1994 ed è inoltra l’unico luogo di culto islamico aperto ai non musulmani a testimonianza della saggezza di quest’uomo. Non si è mai saputo il costo perché per Qabos si fa per Allah e non per gli uomini.
Mutrah e il suo tramonto
La visita alla città non può che partire dal suo quartiere centrale che è anche il luogo ideale per soggiornare per poi spostarsi con il taxi. Mutrah da il meglio di se al tramonto quando il sole cala dietro alle montagne dorando le cupole delle mosche che si affacciano sulle Corniche il lungomare dove si affacciano palazzi d’epoca e minareti che corre lungo tutta la baia. E qui che lo ammirai dall’alto del forte di Mutrah di ritorno dalla visita al Palazzo Reale.






Dopo un buon riposo il mattino seguente mi infilai un paio di scarpe da tennis e il mio cappello con l’entusiasmo di chi sta partendo alla scoperta. Il primo luogo da visitare al mattino è sicuramente il mercato del pesce dove i pescatori. Piccolo e pittoresco . Qui si scarica il pescato della notte. Osservare tutti questi uomini armati di enormi coltelli vestiti con i loro abiti tradizionali dare colpi decisi sulle assi delle bancarelle mi diede la sensazione di tornare indietro nel tempo con questi gesti che si ripetono di generazione. Consumai le suole quella mattina facendo avanti indietro per le Corniche pensando tra me e me: “Sono a Muscat” (ed era pure l’ultimo dell’anno anche se non si festeggia )





Il Suq: il cuore pulsante. Un mondo coperto e colorato dove le tonache bianche degli omaniti risaltano ancora più. La parola d’ordine è perdersi ma non troppo. Così come la sensazione di voler comprare qualcosa ,un ricordo, un souvenir o qualcosa di utile. Dopo un po di anni di viaggi però presi una decisione : presi tutti i souvenir comprati durante i miei viaggi e li misi in uno scatolone altrimenti avrei riempito la casa. Perciò mi limitai a guardare. Qui si trova di tutto: coloratissime spezie, oggettistica, abiti e cappelli (il Kuma per gli Omaniti). Situato a 1 km dal mercato del pesce è il più antico del paese. Costruito circa 200 anni fa con foglie di palma e fango per resistere alla alte temperature fu denominato Al Dahlam (buio in Arabo) per le strette vie che non permettevano alla luce solare tanto che si doveva procedere anche con lampade.




Il palazzo reale e la città vecchia
A 2 km da Mutrah percorrendo il lungomare si trova la città vecchia annunciata dalle porte che fino al 1970 venivano chiuse di sera. Qui si trova il palazzo reale Qasr Al Alam. A guardarlo bene è sicuramente molto meno appariscente dai dagli opulenti palazzi reali a cui siamo abituati in Europa. Noterete infatti dalle foto che non è più alto di un palazzo di 3 piani. Costruito nel 1972 anche qui si nota la sobrietà di quest’uomo. I suoi marmi mi diedero la buffa sensazione di domandarmi che quantità immane di Mastro Lindo avrebbero dovuto usare quotidianamente per tenerlo così luccicante



Verso Sur
Se arrivando in Oman ebbi la sensazione di essere arrivati ai limiti di un mondo arabo forse a Sur ci fui veramente. Uno di quei posti che non sai nemmeno che esistono. Una cittadina di pescatori con barch e colorate ferme su una spiaggia che fanno quasi da tribune a infinite partite di calcio tra bambini e ragazzi come le facevo io nel parchetto del mio paese in provincia di Milano. Un mondo senza playstation. Sur si trova a 200 km a est di Muscat. Ci arrivai in bus passando da una cittadina chiamata Ibra e sfiorando le sue maestose montagne. Quanto avrei voluto visitarle (così come la città fortificata di Nizwah) ma avevo una settimana di tempo e come sapete sono contrario alla teoria del vedere il più possibile. Non dobbiamo timbrare un cartellino.





Sur è una città attorniata da torri e castelli ed è fu il mio punto ideale per affittare un auto (essendo da solo optai per una piccola Chevy cioè l’Opel Corsa americana) ed esplorare i Wadi il Parco delle. Sur con i suoi ampi spazi vuoti ti da la sensazione di essere un punto di passaggio sulla crocevia di un lungo viaggio dove troverete greggi di capre vagare e brucare qualsiasi cosa possibile in una terra così arida. Difficilmente troverete qualcosa da fare la sera quindi mettetevi l’anima in pace e preparatevi per delle bellissime escursioni.






Oltre Sur..ho affittato un'auto
Dopo aver passato la prima giornata camminando per le vie di Sur e lungo le sue Corniche mi armai del mio spirito di avventura e partii con la mia Chevy. Risalendo sulla cosa trovai dei graziosi villaggi Tiwi e Fins. Poche case bianche affacciate sul mare , lunghissime spiagge come quella di Fins dove l’unica preoccupazione è trovare qualcosa da mangiare che magari dovrai condividere con delle capre affamate.
Il Wadi Tiwi e il Wadi shab: Cosa sono i Wadi? Praticamente un salto nel Giurassico. Sembra di tornare indietro di milioni di anni senza la presenza umana. Dei canyon scavati nella roccia da acque verdi e limpidissime che quando sono calme diventano della piscine meravigliose. Rocce levigate e acque meraviglio. Nuotando potrete passare anche sotto passaggi angusti quindi fate anche attenzione. Più che spiegarvele guardate le foto qui sotto.La cosa buffa è che in quella giornata incontrai 2 volte un gruppi di Italiani di Avventure nel mondo. La prima volta nel wadi mentre la seconda volta arrivarono in un ristorante indiano dove mi ero seduto all’aperto da solo. Provate a pensare nel silenzio totale di una sera a Sur questo gruppo chiassoso?





La riserva Naturale di Ras al Jinz: Questa riserva a 50 km da Sur è un santuario delle Tartarughe come la tartaruga Liuto che con i suoi 700 kg è la più grande al mondo. Il periodo migliore per vederle è Settembre ma essendo il clime mite è possibile vederle tutto l’anno. Ci vuole fortuna però. Per vederle nidificare di notte parti alle 2 del mattino con la mia Chevy. Fu un viaggio avventuroso non tanto perché mi fermò la polizia ma perché può capitare che la strada che costeggia il mare viene inondata da corsi d’acqua che si rianimano dopo qualche temporale in montagna che sfociano in mare. Vi assicuro che un Suv è molto meglio in queste occasione per no vedersi l’acqua salire a livello delle ruote (infatti mi infilai con un certo timore dietro un suv che mi aprì la strada)
Quello che mi sono perso
Nizwa: Questa fu la mia lacuna , più delle notti nel deserto che avevo già affrontato in Giordania più sei Monti. L’antica capitale dell’Oman è una stupenda città fortificata situata nella zona più selvaggia dell’Oman ma che è raggiungibile anche in bus (non ci sono ferrovie in Oman anche se è in progetto un’alta velocità con Dubai)
Monti Hajar: il 20% dell’Oman è costituito da montagne e questa catena montuosa lo percorre per 600 km arrivando a superare anche i 3000 mt. Qui trovate il jabal Shams soprannominata la Montagna del Sole che è il punto più alto con i suoi 3075 mt e il wadi an Nakhar, noto come il “Grand canyon d’Arabia”,
Mangiare e bere
Shuwa. Quest ricetta richiede una lunga preparazione : si marina la carne con spezie, peperoni ed erbe per essere cotta in particolari forni per addirittura 2 giorni.
Mishkak. Spiedini di carne marinati in salse e spezie come chiodi di garofano, cardamomo e salsa di tamarindo e poi cotti alla griglia.
Ruz al mudhroub. A base di riso bianco servito con del pesce fritto.
Arsia. carne di agnello cotta con riso speziato.
Khubz. È il pane tipico degli arabi cotto su forni di argilla a forma di campana rovesciata o di cilindro.
Mashuai. Un pesce arrostito servito con del limone.
Halwa. E per finire il dolce classico dell’Oman Si prepara con zucchero, semola acqua di rose e un burro indiano aromatizzando con mandorle e cardamomo (insomma lo mettono spesso )
Bevande
Essendo un paese musulmano gli omaniti non consumano alcolici. Si beve il Laban un latte fermentato e salato e il Kawah un caffè forte aromatizzato con ? Cardamomo! Viene accompagnato con Halwa (un dolce) o Lokhemat (palline di farina aromatizzata)
Oltre il mio viaggio: antichi villaggi dell'Oman
Ci sono alcuni luoghi che per non aver avuto abbastanza tempo non ho potuto visitare ma sarebbe un delitto non segnalarveli. Imbattersi in questi villaggi è come fare un salto indietro nel tempo e a guardare le foto sinceramente mi dispiace ancora di più non averli visti
Birkat Hal Mouz
Situato ai piedi della Montagna Verde “Jebel Akdhar” quindi il punto di partenza per le escursioni verso questo altopiano situato a 2000 mt. Il nome di questo villaggio significa “Vasca delle banane” in quanto è circondato da numerose piantagioni. Nel villaggio trovate una delle moschee (Al Yaribaha )più antiche dell’Oman e il Falaj Kathmain un antico sistema di irrigazione patrimonio UNESCO
Hal Hamra
Uno dei più antichi villaggi dell’Oman con il suo centro abitato costituito da case con soffitti sormontati da travi di palme e fango e paglia
Misfat al Albryyin
Continuando dopo Hamra verso la catena montuosa del Jebel Shams oltre i 1000 mt trovate questo villaggio. Pur potendo arrivare in auto bisogna lasciarla fuori viso che è un insieme di vicoli stretti.
Ibra
In realtà a Ibra ci sono stato perchè il bus da Muscat a Sur passa proprio da qui tra queste case. A Ibra trovate un luogo di culto veramente particolare: la moschea di Al Qablateen . Ha 2 Mirhab cioè le nicchie che all’interno delle moschee indicano la direzione della Mecca. Nelle moschee ce ne sempre una . La più antica delle due mirhab è rivolta però verso Gerusalemme in quanto la costruzione è antecedente al profeta Maometto (1500 anni fa)
Fanja
Fanja è il primo che incontrate uscendo da Muscat.Si erge su un altura. Sembra un po tutto abbandonato ma è sicuramente suggestivo
Nizwa
L’antica capitale dell’Oman è stupenda città fortificata situata nella zona più selvaggia dell’Oman ma che è raggiungibile anche in bus (non ci sono ferrovie in Oman anche se è in progetto un’alta velocità con Dubai)
Monti Hajar
Monti Hajar: il 20% dell’Oman è costituito da montagne e questa catena montuosa lo percorre per 600 km arrivando a superare anche i 3000 mt. Qui trovate il jabal Shams soprannominata la Montagna del Sole che è il punto più alto con i suoi 3075 mt e il wadi an Nakhar, noto come il “Grand canyon d’Arabia”,
...e il deserto?
Pensavate che me lo fossi dimenticato? Come si fa a fare un articolo sull’Oman senza il deserto. In realtà non vi ho detto niente perchè non ci sono stato e quindi non sarei onesto se vi consigliassi cosa fare . Però potete consultare questo blog molto interessate di Nicoletta Vittori. Lei vive a Muscat e saprà consigliarvi.
Dove Dormire a..
Premesso che sono passati degli anni dal questo mio viaggio vi posso solo segnalare le strutture dove ho soggiornato . Economiche e con una posizione centrale .
Muscat: Mutrah Hotel Muscat
Spostarsi in Oman
Il modo migliore per spostarsi in Oman è indubbiamente l’auto visto il costo irrisorio della benzina (circa 50 cent al litro) . Se pensate di fare fuori strada ovviamente è preferibile un 4×4. Ma attenzione se la vostra auto è sporca sarete multati. Collegamenti in bus sono disponibili tra le varie città con la compagnia di trasporto locali ONTC
In Oman non esiste la ferrovia anche se è in progetto una linea veloce con gli Emirati Arabi
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