Il TOCE: GITE ED ESCURSIONI SUL FIUME PIÙ SPETTACOLARE D’ITALIA
Basterebbe forse solamente la sua genesi per aggiudicarsi questo titolo: dopo una manciata di km dalla sorgente in Val Formazza il Toce si tuffa dai 143 metri di altezza la Cascata della Frua , il salto più alto d’Europa . In termini calcistici è come segnare 2 gol nei primi 10 minuti. La cascata è costeggiata dall’Antica via del Gries che gli appassionati di Trekking conoscono: fu la via di comunicazione diretta tra Milano e la Svizzera e da qui le popolazioni Walser arrivarono nell’Ossola. A fare da guardia alla cascata ci sta un vecchio albergo dall’aspetto vagamente asburgico del XIX sec. Visitai quest’albergo per la prima volta negli anni 80 e quando ci tornai dopo più di 30 anni ebbi la sensazione di rivivere quei momenti .C’era un flipper all’epoca coon cui giocai con mia madre quando avevo di 7 anni; volevo cercarlo o forse cercavo quel bambino.

Ma voglio raccontarvi di più di questi 83 km che il Toce percorre fino all’estuario nel Lago Maggiore. Questo fiume sembra disegnato per stupire e per raccontare storie davanti ad un caminetto : dall’inizio alla fine . Il Toce nasce sugli altopiani dell’alta Val Formazza a 1800 mt dove nella piana si staglia imponente il Lago di Morasco con la sua storia malinconica. Per formare questo lago costruendo la diga negli anni 30 fu sommerso infatti il minuscolo borgo di Morasco abitato dalla comunità Walser che si trasferì qui dal confinante cantone Svizzero di Grom nel XVI Secolo.
Le Marmitte dei Giganti e gli Orridi di Uriezzo
Lo scorrere impetuoso dell’acque del Toce verso valle dall’ultima glaciazione del Wurm ha creato questo ambiente unico adatto ad una piccola gita anche economica.( i fiumi subglaciali riesco a scorrere a velocità altissime fino a centinaia di kmh ). Non siamo più ai 1800 mt dell’alta Val Formazza ma 1000 metri più sotto. Non lasciatevi ingannare dall’aspetto sinuoso e morbido di queste rocce perché sono scivolose tant’è abbiamo dovuto ricorrere all’elisoccorso per tirare fuori dall’acqua 2 ragazze scivolate nel fiume . Quindi la parola d’ordine se vorrete passare una tranquilla giornata di relax : scarpe adatte. Questo ambiente fantastico si presta perfettamente ad una gita perfetta ed economica di una giornata anche in famiglia. Dal Rifugio Zeus a Premia si raggiungono con 30 minuti di cammino. La giornata può essere perfettamente combinata concludendola alle terme che trovate in paese


Siamo a Crego una frazione di Premia. Dal Rifugio Monte Zeus (vi rimando al paragrafo finale per le informazioni utili) scendete lungo il sentiero di 30 mt (scaricate la traccia sul mio canale Telegram) per arrivare in questa ansa del fiume spettacolare tra rumorose cascate , anfratti. Troverete anche un piccolo baretto nella stagione estiva. Ma non è finita qui: dopo avere attraversato il ponte prendete la salita sulla destra e arriverete nel fantastico canyon degli orridi di Uriezzo. Vi sembrerà di essere in un film ambientato nel giurassico tanto da darvi la sensazione di tornare indietro di milioni di anni . Sentirete l’acqua gocciolare in un ambiente stretto e umido dove l’elevata umidità e la poca luce hanno creato un ecosistema con muschi e felci lungo le pareti. La ciliegina sulla torta poi sono le terme di Premia le più attrezzate della zona. Potete anche acquistare un biglietto di 2 o 3 ore.
Sulla Ciclovia del Toce: Domodossola e il Treno del Foliage
Domodossola è il cuore dell’Ossola al centro delle sue 7 valli . Le sue mura , il suo mercato millenario . Caratterizzada da portici quattrocenteschi a sostegno delle case padronali ,balconate e logge del XV e XVI secolo, Piazza Mercato è scenograficamente perfetta nella sua asimmetria. E da Domodossoa parte la Vigezzina cento Cavalli ovvero il Treno del Foliage che dalla stazione vi poterà lungo i suoi 52 km fino alle sponde del Lago di Locarno attraverso ponti, gallerie e villaggi tra vedute panoramiche infiammate dai colori autunnali. E’ possibile inoltre fermarsi nelle varie tappe che il treno fa come a Santa Maria Maggiore , il Santuario di Re, Verdasio e Intragna Sicuramente più economico del famoso treno del Bernina ma capace di dare emozioni simili. Clicca qui per guardare il mio video su Youtube all’Alpe Devero



Vogogna
Vogogna con il suo possente castello è una piccola perla incastonata nell’Ossola. Ha il suo fascino da scoprire in una giornata all’insegna della tranquillità. Il nome deriva da un antico popolo preromano i Valli Agoni: Vallis Agorum cioè villaggio degli Agoni. Si trova proprio sulla ciclovia del Toce a metà tra il Lago di Mergozzo e Domodossola ed è raggiungibile in treno direttamente da Milano. Insomma perdersi tra le sue viette silenziose è la classica ciliegina sulla torta se volete fare questo percorso. Abitato fin dai Romani ebbe il suo periodo più glorioso quando il vescovo di Novara Giovanni Visconti diede il via alla costruzione del castello e del Palazzo Pretorio nel XIV . Iniziò così il suo periodo di massimo splendore che terminò con la dominazione spagnola. Salendo infine per una mulattiera si giunge alla frazione Genestredo , con l’Oratorio di San Martino e l’oratorio di Santa Maria delle Grazie. Ultima tappa sono i resti della Rocca ( IX -X secolo)


Ciclovia del Toce: borghi, oasi e trincee
Per gli appassionati di Mtb e Gravel il Toce in questo tratto il Toce scorre più verde che mai. La ciclovia purtroppo non è ben segnalata per cui per facilitarvi attenetevi alla traccia che potete scaricare qui sul mio canale Telegram. Il percorso (guarda il video) dal Lago di Mergozzo sale al Santuario del Boden e al Forte di Bara dove troverete la Linea Cadorna nome con il quale è conosciuto la Frontiera Nord il sistema di fortificazioni costruite tra il 1899 e il 1918 sul confine nord tra Italia e Svizzera. Il percorso poi prosegue lungo il fiume dove sul ponte di pietra guardando verso ovest potrete notare anche un sentiero di pietra nel fiume costruito per facilitare la migrazione dei pesci e attraverso l’Oasi naturale del Bosco Tenso.




Lago di Mergozzo: una poesia lacustre
Se possiamo dire che il fiume nasce con un po di malinconia altrettando possiamo affermare che finisce invece dopo 83 km nel Lago Maggiore poeticamente sfiorando prima il piccolo Lago di Mergozzo che il fiume creò 500 anni fa separandolo dal Lago Maggiore con le sue alluvioni. Il Mergozzo è poesia lacustre: Se immaginate un borgo placidamente adagiato con la sua chiesetta in un angolo di un laghetto siete nel luogo ideale.
Nel centro del piccolo abitato di Mergozzo troverete un vecchio olmo sorretto da dei bastoni. Si perché il vecchio ha la stessa età del lago: 500 anni. Non di rado vedrete i bambini giocarci attorno e mai come in questo caso si può dire che li ha visti tutti dalla nascita del lago. Il Lago ha una particolarità: all’alba si presenta liscio come uno specchio (non ci sono barche a motore) mentre di pomeriggio si alza spesso il vento . Le acque di questo piccolo lago sono poi la le più pure e pulite d’Italia vista la mancanza di industrie sulle rive e di barche a motore. La presenza poi si sabbia e salici ombrosi rendono le spiaggia adiacenti all’abitato particolarmente adatte alle famiglie. Non ultimo per tutti i bikers e “merenderos” la birreria in fondo al porticciolo con 100 birre e panozzi gustosi



L'estuario
Il fiume sfocia placidamente nel Lago Maggiore nella Riserva Naturale di Fondotoce tra canneti e specie acquatiche . Siamo a 2 passi dalla mondana Stresa e dalle Isole Borromee dove nel 1800 le ricche famiglie inglesi arrivavano . La stazione di Stresa era infatti una delle fermate dell’Orient Express . Ma se posso darvi l’ultimo consiglio tra la riserva e Stresa trovate il paesino di Ariolo con la sua graziosa spiaggia incastonata nel centro .
Insomma questo piccolo fiume operoso nel corso della sua storia ne ha fatte di cose: La cascata più spettacolare dell’arco alpino, ha formato dei canyons e separato laghi. Qui sotto trovate tutte le informazioni utili

Prendete carta e penna: tutte le gite possibili
La peculiarità delle 7 valli dell’Ossola è l’assenza di valichi (a parte il Sempione) per cui è sinonimo di pace e tranquillità non essendoci traffico di passaggio. Il tutto a due passi dal turistico Lago Maggiore. È questo che mi fa apprezzare oltre ai suoi alpeggi questa zona poco conosciuta dell’arco alpino.
Dove dormire: se non avete mai provato l’esperienza di dormire in un rifugio alpino il Rifugio Zeus a Premia fa il caso vostro perchè si trova solo a 800 mt di altitudione quindi adatto a tutti anche a chi ha bambini (tra l’altro ci sono pure le terme a Premia ) .Il pernottamento costa 25 euro mentre la cena 15 euro. Ve lo consiglio anche perchè si trova in posizione strategica per tutte le escursioni che si possono fare nell’Ossola


Dal Lago di Morasco in Val Formazza: a piedi o in mtb ( fatbike in inverno) affittandole al Centro Fondo di Riale dove trovate anche il parcheggio (la strada finisce li) si può arrivare ai 2000 mt del Rifugio Maria Luisa tramite un comodo e semplice sentiero panoramico di 6 km che vi permetterò di vedere anche il Lago della diGa del Toggia (1929) e il Lago Kastel (una diga in uso di inizio 900) oppure un bel trekking ai 2500 mt del Lago dei Sabbioni dove trovate il Rifugio Somma Lombardo (1951 -19 posti letto – ) oppure al Rifugio Città di Busto (1929- 52 posti letto). NB: siccome sapete che non disdegno mai le gambe sotto il tavolo sappiate che a Riale c’è la Locanda Walser Schutba tra le più rinomate del Piemonte.. Clicca qui per vedere il mio video “Fatbike in Val Formazza” su Youtube.




Alpe Devero in Valle Antigorio: Qui siamo in gara per l’alpeggio più bello di tutte le Alpi in un paesaggio che definire bucolico è il minimo. Da Premia si sale fino alla Cascata del’Inferno da qui parte un sentiero che vi porta fino alla piana del Devero e poi salire su un altro sentiero lastricato fino al bucolico borgo di Crampiolo (il più bello di tutto l’Arco Alpino forse) e il Lago delle Streghe. Per i più in forma si può proseguire facendo il Giro del Grande Est (traccia su Telegram) che comprende l’Alpe Forno e i Laghi del Sangiatto spettacolari allo scioglimento delle nevi . Il posto migliore per mangiare è il Rifugio Castiglioni (avviso ai naviganti: gnocchi spettacoli) , mentre per l’acquisto di formaggi come il Bettelmatt (formaggio di alpeggio ) e yogurt Albrunn a Crampiolo. Ogni volta che sono salito qui sono tornato carico di felicità e con qualche forma di formaggio per i miei risottini. Clicca qui per vedere il mio video “Una splendida giornata all’Alpe Devero” su Youtube.





Val Bognanco : Terme + Rifugio low cost. Potete salire in auto fino alla chiesetta dell’Oratorio San Giorgio . Da qui si sale a piedi al Rifugio Gattascosa su un sentiero jeepabile (2h) o in MTB . Le terme di Bognanco sono le più economiche tant’è che con 70 euro in giornata ero riuscito a fare il pranzo in rifugio , terme e massaggio. (sempre su prenotazione) Anche in questo caso trovate la traccia gpx sul mio canale Telegram.




Alpe Veglia in Valle di Vedro: qui si fa dura! L’Alpe Veglia è un altopiano a 1700 metri . Per salire si percorre una jeeppabile di 5 km ma si può fare solo con un permesso speciale se avete una prenotazione per dormire sull’alpeggio. Farla a piedi si può fare basta seguire la strada asfaltata che da San Domenico porta al Torrente Cairasca e parcheggiare in prossimità del ponte. Da li parte la mulatttiera lastricata. (sulla salita trovate anche una fontanella visto che a parte il tratto iniziale nel bosco è esposta al sud) . Potete farla anche in mtb ma è durissima e prudenza in discesa perché non è protetta . (guarda qui il mio video del giro dell’Alpe Veglia)




VALLE ANTRONA: Il motto dell’ufficio turistico è “respira sei in Valle Antrona” . Questa valle ha delle particolarità che la rendono davvero speciale. I cominciare dal Lago Cavalli uno dei più turchesi dell’arco Alpino che potete raggiungere con un percorso di 5 km partendo dal Rifugio Novara (1474 mt) situato all’Alpe di Cheggio . Il secondo lago da visitare è il Lago Antrona che si è formato il 27 luglio 1642 da una gigantesca frana che sommerse l’abitato di Antrona causando 85 morti. Percorrete il percorso ad anello intorno al lago è una gioia tra ponticelli e gallerie e lo spettacolare passaggio sotto cascata del Sajont. In Valle Antrona potete percorrere i 12 km delle gallerie delle miniere d’oro o il piccolo borgo di Viganella il paese più “buio d’Italia”. Per 4 mesi infatti rimane completamente all’ombra: per risolvere questo problema è stato installato un’enorme specchio che riflette la luce solare in paese.

Informazioni utili.
COME RAGGIUNGERE L’OSSOLA: Da Milano prendete l’autostrada A8 in direzione Laghi per poi prendere l’A26 direzione Gravellona ed infinte statale del Sempione e da Torino prendendo l’A4 per poi prendere l’A26 e la statale del Sempione.
In Aereo: l’aeroporto più vicino è quello di Milano Malpensa a circa 50 km
In Treno: Da Milano con i regionali Trenord e Intercity di Trenitalia fino a Domodossola
Tracce gpx: tutti i miei percorsi li puoi scaricare iscrivendoti al mio canale Telegram
NB: puoi vedere tutti i miei video dell’Ossola e del Piemonte qui su Youtube nella Playlist Gite in Piemonte