Come arrivare al Ghiacciaio Fellaria

Trekking al Ghiacciaio Fellaria

Una giornata che ricorderete

Era da tanto che volevo farlo ed ora sono felice di raccontarvi questa mia esperienza. Per passare giornate straordinarie tra le montagne di Lombardia  se ne possono indicare molti di posti bellissimi  ma uno è salito alla ribalta sopra di tutti negli ultimi anni ed è di costui che parleremo in questo articolo. Il ghiacciaio Fellaria e come arrivare.

Guarda qui il video del percorso completo

Clicca e guarda il percorso (puoi usare anche la visione velocittazata ora su Youtube) per renderti conto della reale difficoltà e scarica poi la traccia dal mio canale Telegram

Il Ghiacciaio

Questo gigante freddo che ansima sempre più sorge a 3500 metri in Valmalenco sull’Altipiano del Fellaria e scende verso 3 direzioni: il Ghiacciaio Palù che scende dal lato svizzero ed è visibile anche prendendo il Trenino Rosso del Bernina nel tratto tra Poschiavo e Sankt Moritz e il Ghiacciaio Fellaria diviso tra Est e Ovest dal Sasso Rosso; una volte le due lingue si riunivano verso la fine  . Ed è il lato est di questo ghiacciaio che è salito alla ribalta negli ultimi anni. Uno di quei luoghi  dove ti siedi ad ammirare e fai fatica ad andartene.

Il suo ritiro progressivo ha formato un lago glaciale dagli aspetti chiaramente islandesi e aggiungo io personalmente anche sudamericani se pensiamo al Perito Moreno.

Questo lago adagiato su una conca morenica si è formato  e continua ad ingrandirsi negli ultimi anni portando alla ribalta social  la Valmalenco come la vicina Val di Mello con l’altrettanto famoso Bidet della Contessa, cristallino laghetto formatosi da una frana nel 2009.  Il motivo è dovuto essenzialmente al fatto che scende ad altitudini inusuali per un ghiacciaio, rendendolo così accessibile anche a chi non ha capacità particolari in montagna; 2600 mt è veramente basso se pensate che il passo dello Stelvio è a oltre 2700 .  A metà del 1800 periodo in cui è iniziato l’arretramento dei ghiacciai alpini scendeva addirittura fino a 2100 mt. A memoria solo il Ghiacciaio Montasio in Friuli Venezia Giulia scende a quote più basse (1920mt) favorito però dalla sua posizione in perenne ombra.

Ammira e contempla in silenzio la bellezza di Madre Natura

Come arrivare al Ghiacciaio Fellaria

Questa escursione è un trekking di 13 km  con un dislivello di 650 mt tra sentieri e torrenti e solamente nell’ultimo tratto verso il lago dovrete farvi largo  un po tra le rocce. (scarpe da trekking necessarie , abbigliamento adatto e guardate il meteo prima). Il periodo consigliato è da giugno a Settembre. A giugno troverete più ghiaccio ma le giornate sono più lunghe.

Si arriva ovviamente in auto e dovrete parcheggiare ai piedi della diga dell’Alpe Gera (impostate questo nome sul navigatore). Si paga un parcheggio giornaliero di 6 euro ma se proprio non volete spenderli trovate qualche posto prima. La diga tra l’altro è una delle più grandi d’Italia con un altezza di 160 mt superata solo dai 255 mt della purtroppo famosa diga del Vajont protagonista dell’immane tragedia del  9 Ottobre 1963.

Il percorso

Salendo sulla diga dovrete prendere il sentiero a sinistra  tenendo il lago  alla vostra destra mentre camminate  e non il contrario.  E’ importante scegliere la  direzione giusta da prendere all’inizio. Questo perché? Il lato opposto  oltre ad  essere più panoramico, facendolo di pomeriggio quando il sole illuminerà la valle renderà il tutto più magico. Sarà il vostro gran finale fidatevi.

Camminando per 3 km costeggerete tutto il lago fino alla fine e dai 2100 mt  salirete  ai 2401 dell’Alpe Fellaria dove troverete il Rifugio Bignami. Passato il Rifugio troverete un gruppetto di case di pietra e forse un bel cagnone nero quasi sicuramente sonnacchioso. E’ Bruno il cane di Stefano l’unico abitante dell’alpeggio fino a fine estate.

Dopo l’Alpeggio inizia il Sentiero Glaciologico Luigi Marson. Subito dopo aver attraversato un ponticello di legno che attraversa  il torrente adiacente all’Alpe Fellaria  girate a destra  Ci sono 3 sentieri: A-B-C. Dovete prendere il C  ma comunque seguite comunque la traccia gpx che potete scaricare dal mio canale Telegram.   Questo percorso vi poterà in circa 1 h 30 al ghiacciaio. 

Camminerete per un breve tratto sotto una grande parete rocciosa  attraverserete altri 2 torrenti di cui il secondo a monte di una spettacolare cascata. Dopo questo ponticello dovrete un pò farvi largo tra le rocce  salendo leggermente di quota nell’ultimo km ma poi verrete ripagati da una vista unica di fronte alla maestosità del fronte ghiacciato che si tuffa nel lago e dagli stambecchi che solitamente lo frequentano

Il paesaggio lassù

Ebbene la prima cosa che farete è camminare lungo il lato del lago per avvicinarvi  al fronte ghiacciato irrimediabilmente attratti o curiosi di verificare se siete arrivati davvero in un posto del genere. Una volta passato lo stupore e  rallentato il battito cardiaco sedevi e godetevi il paesaggio privo di vegetazione. Non so quanto ci sono rimasto forse un ora e mezza. Essendo estate c’è anche la possibilità di assistere a qualche crollo della parete. Ma essenzialmente il bello è sedersi su una roccia, osservare e magari  mangiarsi un panozzo. A proposito vi assicuro che il formaggio di Stefano all’Alpe Fellaria è tanta roba e scusate se ogni tanto “scrivo come magno”. Io me ne sono portato a valle quasi 1 kg e mezzo per 14 euro.

come arrivare al ghiacciaio fellaria

Il ritorno

Non sarà facile staccarsi da questa vista ma prima o poi dovrete invertire la rotta e tornare indietro. Per il ritorno attenetevi allo stesso percorso fino al Rifugio Bignami.  Scendete poi dal sentiero che troverete dietro al rifugio che vi porterà in basso   fino ai piedi della cascata  dei Geroni per delle foto spettacolari  e per poi continuare salendo fino all’Alpe Gembrè. E li troverete Laika con il suo padrone  un po meno pigra e più coccolosa di Bruno.  Questo lato del lago alterna tratti pianeggianti a saliscendi.  Proseguendo poi costeggerete tutto il lago  passando anche sotto un’artiglio roccioso in un tratto quasi poetico e vedrete dei colori stupendi nelle giornate soleggiate.

Informazioni utili

Dove Dormire: per esplorare la zona (bassa Vatellina , Val Masino, Val di Mello ) io dormo a Civo  da Jerry  al “Pergul” un belga che si è trasferito qui 29 anni e che affitta 3 appartamenti ristrutturati (circa 50 euro) e un’appartamento condiviso con letti a castello (15 euro circa) .  A disposizione anche un parcheggio ,  un’autorimessa per le bici e con una bella vista panoramica dai terrazzamenti.  Civo si trova sulla “Costiera del Cech” sopra Morbegno. Chiamatelo : 3382340343

Altri percorsi in Lombardia: sul mio canale Youtube potete vedere tutti i miei percorsi in bici e di trekking nella playlist Gite in Lombardia”

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Al Pergul , rustico ma piacevole